Parma. Arriva un nuovo attacco a Federico Pizzarotti sul blog di Beppe Grillo. A lanciare laffondo contro il sindaco di Parma il fedelissimo di Grillo eletto in Comune a Bologna, Max Bugani, che firma un post dal titolo ‘Le mancate promesse di Pizzarotti’.
“Non mi piace chi fa il furbo e soprattutto non mi piace chi fa il furbo nel M5S”, scrive Bugani, sul blog per poi citare le parole dette in passato dal sindaco contro linceneritore di Parma, che il primo cittadino non è riuscito a fermare. Da Bugani anche un attacco nel merito delle parole di Pizzarotti a Otto e mezzo. “Alla domanda “lei sarà il leader dei fuoriusciti?”, invece che dire “No, non ci penso nemmeno” ha “ho già molti impegni e il prossimo anno sarò anche presidente della Provincia” scrive Bugani.
Allaffondo sul blog di Grillo è seguita a stretto giro la replica su Facebook di Pizzarotti. “Dalla Gruber – scrive il sindaco di Parma – ho cercato di rappresentare al meglio il Movimento 5 Stelle e gli apprezzamenti ricevuti da tutta Italia mi rincuorano”. “Mi viene però da chiedermi – continua Pizzarotti – per quale motivo all’interno del nostro Movimento sia concesso ad un consigliere comunale come Bugani di utilizzare il blog di Beppe per sparare contro di me pubblicamente facendo così il gioco dei partiti”.
“Da due anni in prima fila per la mia splendida città sottolina il primo cittadino- un lavoro che non concede più vita privata, amici e notti serene. Lo si fa per qualcosa di molto più grande. Alcuni versano fiumi di bile e cattiverie. Io la rivoluzione la faccio col sorriso”.
“Chiedevo a Pizzarotti di fare chiarezza. Lui ha reagito in un modo che chiarezza non fa. Però non c’era nessun discorso di espulsione”, la controreplica di Bugani.
Intanto, in Parlamento, il Senato ha respinto le dimissioni avanzate dalle due parlamentari ex M5S Laura Bignami e Maria Mussini, a favore delle quali ha votato invece i cinquestelle: “Ciascuno prende le proprie responsabilità, prendiamo atto della loro volontà e non commentiamo oltre”, aveva annunciato il capogruppo Buccarella evocando il “recall” in discussione in Inghilterra per “rimandare a casa i parlamentari che hanno tradito il mandato dei cittadini”.