Venezia. E’ venuto meno il rapporto tra la mia persona e la politica nella quale ho perso tutta la mia fiducia. Queste le motivazioni che ha dato il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni per le sue dimissioni durante una conferenza stampa.
Orsoni ha preso atto che non ha più la maggioranza dopo che il giorno prima il partito democratico ha deciso di staccare la spina coinvolgendo anche il premier Renzi.
Proprio quello che non voleva il sindaco. Ho constatato – ha detto Orsoni – che non c’è più quella compattezza che mi era stata annunciata, nemmeno per fare le cose urgenti per la città. Non ci sono più le condizioni per andare avanti, insomma.
Adesso il consiglio avrà venti giorni di tempo per approvare gli ultimi atti urgenti, a partire dal bilancio consultivo che eviterà a Venezia di uscire anche nel 2014 dal patto di stabilità e il taglio degli stipendi dei dipendenti.
Toccherà invece al commissario fare il bilancio di previsione. Nel commentarela sua decisione il sindaco di Venezia ha sottolineato che in questo modo ho voluto dare un segno chiaro della lontananza dalla politica alla quale con generosità mi ero prestato.
Orsoni, sindaco dimissionario, resterà ancora in carica per venti giorni, per il solo disbrigo delle questioni urgenti e obbligatorie.