Uccide moglie e due figli e poi va a vedere la partita: Lissi confessa

di Antonio Taglialatela

 Milano. Carlo Lissi confessa: ha ucciso la moglie, Cristina Omes, 38 anni, tagliandole la gola, e poi, allo stesso modo, ha tolto la vitaai due figli, Giulia, di quattro anni, e Gabriele, di soli venti mesi.

E’ quanto emerge dai primi accertamenti investigativi sul dramma consumatosi sabato sera a Motta Visconti, nel Milanese. L’uomo, 31 anni, impiegato, è stato fermato dopoun lungo interrogatorio, al termine del quale ha confessato il triplice omicidio ed è stato condotto nel carcere di Pavia. Ritrovata anche l’arma del delitto, un coltello, nascosto in un tombino.

Dopo il delitto ha messo a soqquadro la casa, per simulare una rapina, ed è andato a guardare la partita della nazionale italiana contro l’Inghilterra in un pub della zona. Qualcuno racconta che si è comportato come se nulla fosse accaduto, esultando anche ai gol degli azzurri.Tornato a casa, intorno alle 2 della notte, era stato lui stesso a dare l’allarme.

Carloera sposato da circa sei anni con Cristina. Prima di ucciderla ha detto di aver avuto conlei “un momento d’intimità sul divano”. Poi, ancora in slip,è andato in cucina, ha preso un coltello e l’ha sgozzata, per poi accanirsi sul bambino, che era nel letto matrimoniale, e sulla sorellina nella sua cameretta. Dopo il brutale assassinio si è fatto una doccia ed è andato al pub con un amico col quale aveva un appuntamento.

I carabinieri del comando provinciale avevano escluso da subito la pista della rapina o quella dell’omicidio-suicidio, propendendo per il delitto familiare, anche dinanzi alle voci che parlavano di tensioni fra i due coniugi.

L’uomo ha detto di volere “il massimo della pena”. Il motivo che avrebbe scatenato la furia omicida di Lissisarebbe la passione per una collega, che non era comunque corrisposta. Sembra che il 31enne avesse fatto della avances, anche “esplicite”, alla donna che però non aveva mostrato alcun interesse.

Dopo l’interrogatorio nella caserma della compagnia di Abbiategrasso è giunto il fermo e il trasferimento dell’uomo nel carcere di Pavia. Lissi, economista, lavora a Milano, mentre la moglie Cristinaera impiegata alle assicurazioni Sai, a Motta, ed era attiva nel campo sociale come volontaria all’Oratorio e, prima di avere il secondo figlio, alla Croce Rossa.

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