Vodafone: “I nostri utenti spiati dai governi”

di Mena Grimaldi

 Roma. Un rapporto unico nel suo genere pubblicato dal Guardian: il colosso inglese delle telecomunicazioni Vodafone rivela come alcuni governi siano in grado di sorvegliare la sua rete, e quindi di monitorare le comunicazioni dei suoi clienti.

Vodafone fa riferimento all’esistenza di un network di cavi che permette ad agenzie di sorveglianza di alcuni governi di ascoltare le conversazioni e, in certi casi, di identificarne la posizione: un sistema che sarebbe largamente utilizzato in molti dei paesi dell’Ue (l’elenco non è stato reso noto ma l’Italia non è fra questi) e in altri in cui l’azienda opera.

In alcuni dei paesi, almeno sei si legge, alla società telefonica viene richiesto di garantire l’accesso diretto.
Nella “maggior parte dei paesi, Vodafone mantiene il pieno controllo operativo sull’infrastruttura tecnica utilizzata per consentire un’intercettazione legale sulla base di una richiesta avanzata in da una agenzia o da un’autorità”.

“In Italia, dove la presenza della mafia richiede una alto livello di intrusioni di polizia – si legge ancora usl Guardian – Vodafone riceve 606.000 richieste di metadati» in un anno, (che possono essere la localizzazione del telefonino indicato, ora e data della chiamata, la persona con cui è avvenuta la comunicazione). Il numero di richieste è «più alto che in ogni altra nazione” dove opera il gruppo inglese.

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