San Marcellino. Il 2 Giugno, in occasione della solennità liturgica di San Marcellino a conclusione della santa messa, delle 19, presieduta dal vescovo emerito di Campobasso-Boiano, monsignor Armando Dini, che per loccasione ha fatto visita alla parrocchia, è stato inaugurato il Museo Parrocchiale di San Marcellino.
Un traguardo senza precedenti, realizzato dopo alcuni anni di duro lavoro, che mira a conservare la memoria della storia civile e religiosa del paese. La decisione di realizzare un museo potrebbe apparire una iniziativa lodevole, ma privata, una iniziativa che interessa solo la parrocchia, che rimane interna ad essa, impegnata a conservare la memoria del passato, facendo una semplice opera di archeologia.
In realtà questo museo non è un semplice contenitore di oggetti, ma è una realtà viva e preziosa per la comunità parrocchiale, per lintera comunità di San Marcellino e per la stessa Chiesa diocesana. Infatti, nel suo intento di raccogliere quadri, scritti, paramenti liturgici e vasi sacri, reliquie di santi, statue, oggetti di uso quotidiano, esso custodisce e racconta una storia di fede che ha una triplice valenza: culturale, spirituale, pastorale. All’interno del museo sono presenti manoscritti di atti e documenti parrocchiali, rinvenuti negli archivi storici, rimessi in sesto nel 2011.
Tra essi spiccano il registro dei battesimi che va dal 1693 al 1721 e il primo registro dei matrimoni che va dal 1677 al 1683, epoche in cui le parrocchie supplivano anche al lavoro di anagrafe, successivamente passato di competenza dei comuni. La decisione di realizzare un museo per ricordare la storia della parrocchia è, in secondo luogo, una scelta spirituale perché realizzandolo si vuole compiere un atto damore verso la memoria di tutti i nostri antenati, fratelli e sorelle che hanno servito la Chiesa e i poveri in questa comunità parrocchiale con dedizione, fedeltà e umiltà, anche grazie a loro la fede e la dottrina sono arrivati fino a noi, nonostante alcune inadempienze e incuranze che in epoche non così lontane ha subito la comunità.
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La presenza di questo museo ha una preziosa ricaduta pastorale sulla comunità, perché le ricorda che la forza che più feconda e cambia la storia è la fede. Questo museo è espressione della comunità parrocchiale: i tanti oggetti sacri in esso custoditi sono frutto dell’impegno e della donazione generosa degli antenati che hanno voluto attraverso la cura e l’amore per la Casa di Dio, rendere gloria a Lui e al Suo Santo nome.
Alla ricchezza storica e spirituale degli oggetti appartenenti alla Parrocchia, si aggiungono nel museo tanti pezzi di valore appartenenti personalmente al parroco don Salvatore Verde e alla sua famiglia. A lui va il plauso e il ringraziamento non solo per questo gesto di pronta generosità ma per l’instancabile opera pastorale che ormai dai sei anni porta avanti nella comunità, opera, di cui questo museo ora è solo una piccola espressione, di fronte ai tanti segni strutturali, spirituali e pastorali già ben evidenti.
Questo museo va visitato, ci ricorda il passato che ci sostiene ma va anche arricchito, con le altre opere preziose, espressioni della ricchezza che abita anche i nostri cuori. Sotto la protezione del Santo Patrono, che è stato ricordato nella celebrazione del 2 giugno, a maggior gloria di Dio e della Comunità tutta sammarcellinese in questo giorno di festa è stata implorata la benedizione di Dio.