Caputo: “Gli elettori hanno approvato il nuovo linguaggio del Pd”

di Livia Fattore

 Teverola. Europa, Italia, ma soprattutto Mezzogiorno e provincia di Caserta. Questi i temi toccati in un’intervista a ‘freddo’ con il neo eurodeputato Nicola Caputo.

Onorevole Caputo, un bel risultato! Certamente, un bel risultato ottenuto grazie a tanti amici e sostenitori vecchi e nuovi ed a un nuovo messaggio del Partito Democratico.

Che diversità rispetto al passato? Non c’è dubbio che gli elettori hanno capito ed approvato il nuovo linguaggio del Pd messo in campo da Renzi; un linguaggio chiaro nella forma ed essenziale nella sostanza. Certamente c’è un clima diverso, si è rimesso in moto il circuito della speranza, specialmente per le generazioni nuove che vogliono vivere da protagonisti e con partecipazione una nuova fase che si è aperta della vita politica dellItalia. Del voto di tanti giovani mi sono avvalso anche io e devo, perciò, ringraziarli particolarmente.

Quali impegni? Impegni non generici, ma il notevole consenso elettorale ricevuto, dalla provincia di Caserta e dalla intera Campania, mi porta ad assicurare certamente un impegno, il massimo impegno possibile per proporre, promuovere ed essere presente sulle tematiche che sono di competenza del Parlamento Europeo.

Quali, prima di tutti? Vivendo, già da imprenditore, poi da Consigliere Regionale, intensamente la realtà dei nostri territori, la priorità va riconosciuta ai settori che devono consentire, ai cittadini della provincia di Caserta e della Campania tutta, una ripresa di vita normale. In testa il ripristino di condizioni ambientali normali, la valorizzazione dei beni culturali e delle eccellenza produttive, in primis quelle legate al settore agricolo nella sua interezza. Ho chiesto di partecipare alla Commissione Agricoltura e a quella Ambiente e che sono decisive per impatto sui nostri territori, anche in una prospettiva dei finanziamenti da riattivare.

Il Partito Democratico in Provincia di Caserta, sembra che non sia stato al suo fianco? Abbiamo rischiato di perdere una grande occasione storica per la poca lungimiranza di qualche dirigente provinciale accecato dalle proprie velleità personali. Come spesso accade, però, il Partito Democratico vero, quello dei militanti e delle sezioni, è molto più avanti della sua classe dirigente. Non ha rispettato i diktat e ha scritto una bella pagina per la provincia di Caserta premiando me e Pina Picierno con un grandissimo consenso. Ora forti di questo grandissimo risultato dovremmo, tutti insieme, iniziare a mettere da parte le diatribe interne per favorire un grande progetto di sviluppo per la nostra Provincia mettendo in campo un’azione coordinata di tutta la filiera istituzionale che siamo riusciti a ricostruire con i tanti sindaci, la consigliera regionale Esposito, le parlamentari nazionali Capacchione e Sgambato, e gli europarlamentari eletti.

Le vicende della Politica, in Campania, in provincia di Caserta, nellAgro e a Teverola? Inizio da Teverola che è la Comunità che, ovviamente, sento più vicina e voglio ringraziare, con loccasione, in particolare, i miei concittadini. Da essi, ancora una volta, ho ricevuto un consenso notevole ed un grande affetto durante lintera fase della campagna elettorale. Certamente Teverola merita altra e diversa rappresentanza amministrativa, con competenza e trasparenza; i consiglieri di opposizione fanno un egregio lavoro quotidiano e quello che il presidente Renzi ha detto circa la necessità che, al primo stormire di foglie del dubbio si salgano le scale dei Tribunali anche per gli iscritti al Pd, i consiglieri di opposizione, a Teverola, lo hanno già praticato da tempo con grandi rischi e ricevendone ritorsioni. E penso che anche il Partito Democratico debba fare, in proposito, una seria riflessione, soprattutto in considerazione degli ultimi eventi. La provincia di Caserta, con la elezione mia e di Pina Picierno, per la prima volta, nella storia del Parlamento Europeo, è rappresentata con due componenti; e questo è un forte messaggio di consenso che deve indurre la Dirigenza provinciale del Pd a riaprire le porte delle sezioni ai tanti cittadini, giovani e donne innanzitutto, che vogliono partecipare alla costruzione del nuovo Paese che Renzi sta delineando. La base deve essere rafforzata.Per la Regione Campania, le elezioni del 2015 rappresenteranno un cambio di mentalità, con meno gestione diretta e più programmazione ed il Partito Democratico dovrà essere in grado di presentare una squadra di uomini e donne capace di rappresentare effettivamente una svolta rispetto alla gestione abulica di Caldoro di questi anni.

Un messaggio finale. La speranza deve riprendere a vivere, nei giovani innanzitutto, della nostra Terra. Una maggiore partecipazione alla vita pubblica, con la ripresa del primato dell’etica nella responsabilità della vita pubblica. Un progetto politico-amministrativo-sociale-economico che consenta all’Agro Aversano di diventare, da territorio evitato, territorio cercato.

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