Teverola. Le recenti e gravi dichiarazioni rilasciate dal nuovo pentito di camorra Antonio Iovine fanno riferimento ad un ipotetico rapporto fra ambienti imprenditoriali legati alla criminalità organizzata e il sindaco di Teverola.
Si tratta di una notizia che ha creato grande confusione e un forte disorientamento nella nostra comunità, già travolta da un clima di sospetto scaturito dai continui accessi delle forze dellordine alla casa comunale. Come gruppo Teverola Avanti, raccogliendo le istanze dei cittadini che hanno diritto alla chiarezza, abbiamo ritenuto opportuno preparare uninterrogazione scritta, tesa a promuovere trasparenza nelle sedi opportune.
Il consiglio comunale è il luogo sovrano per affrontare in modo oggettivo ciò che riguarda la città di Teverola e i suoi abitanti. Sentenze e giudizi, di competenza delle aule di tribunale, non spettano a noi.
A noi il compito, che assolveremo senza esitazione, di chiedere per Teverola una condizione di serenità, attualmente compromessa da dichiarazioni che gettano fango sullintera popolazione. In un momento così delicato per il nostro territorio, non possiamo che augurarci, per il bene del paese, che si dimostri la totale estraneità ai fatti raccontati da uno dei più efferati camorristi del clan dei Casalesi.
In attesa di fare luce sulle gravi accuse mosse, intendiamo però comprendere quali saranno le azioni che il sindaco e la sua maggioranza intenderanno mettere in campo. Di mezzo cè la credibilità di un ente e il rispetto dei cittadini.
Chiediamo che si agisca con senso di responsabilità, valutando, a questo punto, così come già richiesto dai nostri colleghi consiglieri comunali di Patto per Teverola, anche lopportunità delle dimissioni.
Dario Di Matteo e Maurizio De Chiara di Teverola Avanti