Cimitero, riprende servizio lampade votive: incassati 30mila euro

di Antonio Arduino

 Aversa. Il sindaco Sagliocco non polemizza con il consigliere comunale del centrosinistra Salvino Cella sulla questione dei canoni per le lampade votive cimiteriali ma risponde con dati e numeri.

L’esponente dell’opposizione aveva segnalato da queste colonne il disagio arrecato ai cittadini dal nuovo sistema utilizzato per il pagamento del canone dovuto che prevede il ritiro presso l’ufficio lampade votive, interno al cimitero, di un bollettino di conto corrente da pagare presso gli uffici postali, o autorizzati, da riconsegnare a quell’ufficio.

Per Cella il sistema creerebbe un disagio, segnalato dagli stessi utenti, specialmente dagli anziani, rappresentato da una perdita di tempo ed una spesa aggiuntiva, qual è la tassa postale, cosicché sarebbe stato opportuno creare un metodo alternativo come uno sportello comunale o utilizzarne uno già esistente come quello dell’ufficio pubbliche relazioni.

Stando ai numeri, per il sindaco il problema non esisterebbe. “Dal 23 giugno al primo luglio sono oltre 1500 gli utenti che hanno ritirato presso il cimitero i bollettini per il pagamento del canone delle lampade votive per un incasso di circa 30mila euro”, afferma in una nota trasmessa alla stampa, analizzando i dati dei primi dieci giorni di attività del nuovo servizio.“Sono circa 10mila le utenze presso il cimitero di cui la metà hanno preso il bollettino. Tutto ciò – conclude il sindaco – in appena dieci giorni dall’entrata in vigore delle nuove modalità di pagamento”.

Per il pagamento del canone relativo alle luci votive, oggi gli utenti devono recarsi dalle ore 8.30 alle ore 12.30 oppure dalle ore 14.30 alle ore 18 all’ufficio lampade votive per farsi consegnare un bollettino postale. Per gli utenti che non sono residenti ad Aversa, circa 600, i bollettini sono stati inviati direttamente a casa.

Entro il 19 luglio sarà possibile effettuare il pagamento delle lampade votive. conclude la nota ricordando che il servizio di lampade votive fino allo scorso 31 dicembre veniva gestito da una società privata che assicurava il funzionamento dell’impianto elettrico cimiteriale e gestiva il servizio di riscossione dei canoni presso uno sportello situato in via Jommelli.

Un’affermazione, questa, contestata da Cella perché il pagamento del canone poteva essere effettuata direttamente nelle mani dl personale dell’ufficio lampade votive che rilasciava regolare ricevuta, evitando all’utenza l’iter attivato dal nuovo sistema e il pagamento della tassa postale. Insomma anche se il sistema per il sindaco funziona il disagio per i cittadini c’è.

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