Estorsioni, violenza sessuale e armi: i carabinieri eseguono 4 arresti

di Redazione

 Aversa. Minacciavano i commercianti, chiedendo un pizzo “a rate”, ognuna da mille euro. Con l’accusa di estorsione i carabinieri di Aversa hanno arrestato Domenico Mastrillo, 20 anni, aversano, e Domenico Nocchiero, 21, di Casaluce.

Per il primo, già detenuto, il gip del tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Mastrillo, lo scorso2 giugno, sparò ad una gamba Luigi Cerullo, 25 anni, di Lusciano, a seguito di una lite per una ragazza contesa. Per Nocchiero, invece, gli arresti domiciliari, ai quali era già sottoposto dopo essere stato fermato dai militari dell’Arma, insieme allo stesso Mastrillo, lo scorso 28 giugno, per un’estorsione ad un commerciante.

Nel corso delle indagini, condotte dai carabinieri della sezione radiomobile, sono stati acquisiti inequivocabili indizi di colpevolezza in ordine ad un tentativo di estorsione effettuato con modalità tipiche dell’associazione di tipo mafioso, a danno di commercianti di Aversa, ai quali venivano richiesti a più riprese e sotto minaccia, ratei estorsivi di mille euro.

Violenza sessuale, deve scontare 4 anni. Sempre ad Aversa i carabinieri hanno proceduto all’arresto di C.V., 37 anni, aversano, su ordine della Procura della Corte di Appello di Napoli. L’uomo deve scontare quattro anni e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale. I fatti sono avvenuti nel 2004, nella provincia di Caserta.

Armato di pistola, tenta di sfuggire ai carabinieri. Ha invece tentato di eludere un controllo dei carabinieri, O.M., 19 anni, aversano. Si trovava in sella ad uno scooter, insieme ad un minorenne, quando, alla vista dei militari, con un manovra repentina hanno cercato di evitare il controllo, colpendo anche i carabinieri, ma sono stati bloccati. Durante la perquisizione il 19enne è stato trovato in possesso di una pistola a salve priva del tappo rosso, posta sotto sequestro insieme al ciclomotore. Il giovane è stato sottoposto ai domiciliari, in attesa di giudizio per direttissima, mentre il minorenne denunciato in stato di libertà.

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