Giustizia e Salute ad Aversa, impegni finora disattesi dal Governo Renzi

di Antonio Arduino

 Aversa. Era stata annunciata come la probabile soluzione dei problemi di organico che affliggono, dalla nascita, il tribunale di Napoli Nord che ha sede ad Aversa ma la visita del sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, prevista per ieri, non c’è stata.

L’esponente del governo Renzi sarebbe rimasto a Roma per chiarire gli aspetti della vicenda degli sms che avrebbe inviato, in occasione del rinnovo dei 16 membri del Csm, avvenuto il 6 e 7 luglio, ai suoi ex colleghi di “Magistratura Indipendente” per indirizzare il voto a favore di Lorenzo Pontecorvo, del Tribunale di Roma, e di Luca Forteleoni, sostituto procuratore a Nuoro.

Una motivazione validissima che ha privato la città dell’occasione di mostrare ad un componente del governo la necessità di potenziare un tribunale posto a tutela di un territorio difficile, sotto ogni aspetto, diventato oggi conosciutissimo nella penisola ed oltre i confini nazionali come la “Terra dei Fuochi”.

Un appuntamento che, si spera, sia solo rimandato e che magari possa essere onorato direttamente dal ministro della Giustizia, Orlando, perché solo toccando con mano i problemi della struttura è possibile comprendere la necessità di adottare provvedimenti urgenti capaci di risolverli con interventi che non siano il ridimensionamento di un tribunale che non ha avuto ancora la possibilità di mostrare appieno il suo valore, pur avendo già ottenuto risultati particolarmente importante.

Ma il mancato arrivo del sottosegretario dà l’occasione al “Codacons” di Aversa di ricordare il mancato rispetto di un impegno assunto nei confronti della città da parte di un altro esponente del governo Renzi. Quello preso dal ministro dell’istruzione Stefania Giannini al termine della visita fatta al liceo scientifico “Fermi” l’8 maggio scorso. In quella occasione l’esponente del governo aveva dato assicurazione di farsi portavoce della necessità, sentita dai cittadini, di sollecitare una visita del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, alle strutture sanitarie cittadine, in particolare al centro di salute mentale e all’ospedale “San Giuseppe Moscati”.

Due strutture assistenziali importantissime, non solo per Aversa ma per l’intero agro e per una gran parte del territorio a Nord di Napoli, costrette a dare risposta ad un gran numero di utenti, per l’ospedale “Moscati” si parla di circa 300mila potenziali pazienti e di circa 100mila interventi di pronto soccorso all’anno, contando su un personale numericamente carente e disponendo, per il centro di salute mentale, di strutture non adeguate alle necessità assistenziali. La richiesta era stata raccolta dal ministro Giannini che aveva assicurato di farsene portavoce presso la collega Lorenzin. Nella stessa occasione l’onorevole Antimo Cesaro si era proposto per sottoporre un’interrogazione sul tema al ministro della Salute. Ad oggi nessuno dei due impegni è stato mantenuto.

Con il mancato arrivo, più che giustificato, del sottosegretario Ferri i problemi della giustizia e della salute restano entrambi al tappeto, nascosti in un limbo che impedisce alla città di raggiungere gli obiettivi che meriterebbe per l’impegno profuso da chi opera in questi due settori primari per chiunque in un territorio che arriva all’attenzione del governo nazionale solo per negatività che è pur vero che esistono ma che non sono esclusiva di Aversa, dell’agro o della Campania bensì dell’intera penisola, senza alcuna eccezione sia quanto a territorio sia quanto a persone, siano esse cittadini comuni o cittadini eletti alle camere in cui si decide il futuro dell’Italia. Basta ascoltare i notiziari televisivi in un giorno qualunque per rendersene conto.

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