Gli aversani chiamano Papa Francesco: “Venga da noi a darci speranza”

di Antonio Arduino

 Aversa. Sabato scorso a Caserta per celebrare con i fedeli la festività di Sant’Anna, lunedì di nuovo a Caserta per incontrare, in forma privatissima, l’amico Giovanni Traettino, pastore delle chiesa pentecostale, conosciuto nel 2006 a Buenos Aires.

Un incontro che, pur se con l’amico di vecchia data, rientra nel progetto del Papa di incontrare i capi dei movimenti evangelici e pentecostali, che soprattutto nell’America latina, sono i più temibili concorrenti della Chiesa cattolica, alla quale strappano masse ingenti di fedeli, per lavorare insieme nel nome di Cristo.

Lo scorso 1 giugno Papa Francesco ha incontrato nello stadio olimpico di Roma cinquantamila aderenti al Rinnovamento nello Spirito, che in Italia è il più importante raggruppamento carismatico cattolico, lunedì incontrerà il pastore dei pentecostali di Caserta, dopo aver celebrato ieri per i cattolici cristiani la messa di Sant’Anna nel capoluogo geografico della Terra dei fuochi.

Un evento che non può non fare piacere ma che spinge i cittadini di Aversa a sollecitare ancora una volta la visita pastorale di Francesco nella città che, sicuramente più di Caserta, ha bisogno dell’aiuto divino per uscire da una condizione di abbandono istituzionale. Abbandono perché suo è il ruolo, poco gradevole purtroppo, di capoluogo anagrafico della “Terra dei Fuochi”, è dell’agro aversano, di cui Aversa è il riferimento. Perché il territorio aversano ha un altissimo tasso di disoccupazione. Perché è nel territorio dell’Agro aversano la massima concentrazione di immigrati extracomunitari che vivono in condizioni di estrema povertà. Perché è nell’Agro aversano il quartier generale dell’illegalità nel senso più ampio della parola, quella che viene portata ad esempio ed esportata nel mondo.

Un elenco di perché che potrebbe continuare, ma che già basta per giustificare la richiesta di una visita pastorale di papa Francesco. Per Aversa e l’Agro rappresenterebbe una ricarica spirituale capace di dare nuovo impulso a chi si batte per modificare il destino di un territorio che sembra segnato, rassegnato, impossibilitato ad avere futuro. Tant’è che i giovani vanno via trasformandosi in emigranti, lasciandosi dietro famiglie ed affetti, per costruirsi un futuro in paesi in cui c’è quanto meno la certezza del rispetto delle leggi.

E’ in questa terra che c’è bisogno di una parola di speranza. Quella speranza che sa infondere papa Francesco. E’ per questo che la città di Aversa torna a chiedere la visita del Santo Padre, Anche in forma privata, perché la benedizione di Francesco potrebbe fare il miracolo, come avvenne per la donna che solo toccando la tunica di Cristo guarì dalle perdite di sangue che aveva da oltre un decennio. Anche Aversa e l’Agro perde sangue da decenni.

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