Iuc e Tasi, le novità sulle tasse comunali

di Livia Fattore

 Aversa. Nuovo regolamento della Iuc (Imposta unica comunale) con nuove determinazioni di aliquote e non applicazione Tasi.

Una vera e propria rivoluzione quella in vista per i contribuenti aversani. Rivoluzione che troverà la sua concretizzazione nella seduta di consiglio comunale prevista per i giorni 30 e 31 luglio prossimi. Decisioni tanto importanti che dall’opposizione si parla di approvazione mascherata del bilancio di programmazione per l’anno in corso.

Ad illustrare la manovra fiscale comunale, ovviamente, l’assessore al ramo Guido Rossi insieme al primo cittadino Giuseppe Sagliocco che da parte sua, prima di passare la parola al tecnico, intende evidenziare che “l’amministrazione ha inteso salvaguardare soprattutto chi non è proprietario di case, gli inquilini”. Tedioso il discorso tecnico, ma indispensabile. La Iuc al proprio interno contiene tre imposte: Tari (vecchia Tarsu, ossia imposta rifiuti), la famigerata Imu e la Tasi (tassa sui servizi indivisibili) introdotta quest’anno.

“Quest’ultima imposta – afferma l’assessore Rossi – serve per reintegrare le mancate entrate Imu prima casa agli enti locali. A pagarla dovrebbe essere sia chi ha solo la prima casa sia chi è proprietario di più abitazioni. La Tasi pesa sui proprietari di seconde case dal 70 al 90% mentre il 30- 10% deve essere corrisposto dagli inquilini. Insomma una patrimoniale”.

Una patrimoniale che l’amministrazione di centro destra decide di non applicare anche se sposta il recupero del mancato gettito sui proprietari di seconde case aumentando la quota Imu della seconda abitazione, mantenendosi nell’aliquota del 10,1 per mille.

Dopo la prima rata già pagata a giugno, a dicembre ci sarà il conguaglio per aggiornare il dovuto dagli aversani alle nuove percentuali che il consiglio comunale sarà chiamato a decidere. Mini rivoluzione anche nella Tari, la tassa rifiuti dove Rossi annunzia “chi più produrrà rifiuti più pagherà. Data per assodata la distinzione tra utenze domestiche (per le quali si stima l’80% del costo del servizio e delle utenze non domestiche, con il restante 20%, a fare la differenza dei costi del servizio per il privato saranno non solo i metri quadrati delle abitazioni come avvenuto sino ad ora, ma anche quelle delle persone che vi abitano. Solo a titolo esemplificativo, per un appartamento da 100 metri quadrati sino a 4 persone vi sarà una riduzione, a 5 stessa quota dell’anno scorso, da 6 si inizia a salire”.

La Tari comprende sia il servizio reso dalla Senesi che lo smaltimento in discarica. Per completare il quadro dei vari balzelli locali, addizionale Irpef, occupazione suolo pubblico, affissioni e così via rimarranno invariati. “Poiché questi tributi rappresentano l’80, 90% delle entrate, – afferma dall’opposizione Michele Galluccio – siamo di fronte ad un’approvazione mascherata del bilancio comunale, almeno per quanto riguarda le entrate. Inoltre, nello specifico, riteniamo sbilanciata la scelta di far pesare, di fatto, la Tasi che è come se ci fosse sotto le mentite spoglie dell’aumento Imu, solo ai proprietari di seconde case. Una piccolo quota poteva anche essere chiesta agli inquilini per una maggiore equità”.

Lo stesso Galluccio annunzia che, al di là del merito delle decisioni, chiederà al presidente del Consiglio comunale Giuseppe Stabile e allo stesso sindaco Sagliocco un rinvio della seduta di consiglio comunale tenuto conto che saranno numerosi gli esponenti dell’opposizione che per precedenti impegni non potranno essere presenti.

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