Caserta. In cambio dellapporto elettorale a favore della sorella, avrebbe promesso al capozona del clan dei casalesi posti di lavoro a suoi familiari.
Con laccusa di concorso in voto di scambio, con laggravante mafioso, è finito ai domiciliari Antonio Scialdone, 44 anni, ex direttore del Consorzio unico di bacino delle province di Napoli e Caserta, che si occupava della raccolta rifiuti su entrambi i territori. Insieme a lui, i carabinieri della stazione di Vituazio hanno notificato un’ordinanza cautelare anche aMaurizio Fusco, 33 anni, già detenuto nella casa circondariale di Prato.
Il provvedimento cautelare, emesso dal gip di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, riguarda fatti avvenuti nel giugno 2009, allepoca delle elezioni amministrative a Vitulazio, cittadina dellagro caleno.
Secondo gli investigatori, Scialdone, allepoca direttore generale del Cub, avrebbe promesso a Fusco, capozona della fazione Schiavone dei casalesi sul territorio, lassunzione di alcuni familiari del boss in società di vigilanza privata e in altre operanti nel settore rifiuti (assunzioni poi effettivamente avvenute) in cambio del voto e del sostegno elettorale a sua sorella, Giovanna Lina Scialdone, candidata nella lista civica Vivi Vitulazio, che vinse le elezioni, con la stessa Scialdone risultata prima eletta.