Terra dei Fuochi, aumento mortalità fino al 13%. Boom tumori tra neonati

di Redazione

 Napoli. Allarmante il dato emerso dallo studio epidemiologico “Sentieri” pubblicato dall’Istituto superiore di sanità: nella “Terra dei Fuochi”, tra le province di Napoli e Caserta, l’allarme mortalità è aumentato fino al 13%.

Rispetto al resto della Regione Campania, nella provincia di Napoli c’è un eccesso di mortalità del 10% per gli uomini e del 13% per le donne, mentre in provincia di Caserta rispettivamente del 4 e 6%. Lo studio si basa sui dati di 55 comuni e ha riscontrato anche un eccesso di ricoveri ospedalieri per diversi tipi di tumore.

“In particolare – si legge – è stato individuato il gruppo di patologie per le quali sussiste un eccesso di rischio in entrambi i generi per tutti i tre indicatori utilizzati (mortalità, ricoveri, incidenza tumorali) è costituito da: tumori maligni dello stomaco, del fegato, del polmone, della vescica, del pancreas (tranne che nell’incidenza fra le donne), della laringe (tranne che nella mortalità fra le donne), del rene (tranne che nell’incidenza fra gli uomini), linfoma non Hodgkin (tranne che nella mortalità fra gli uomini)”.

“Il tumore della mammella – continua il documento – è in eccesso in tutti i tre indicatori. In provincia di Caserta eccessi in entrambi i generi per i due esiti disponibili (mortalità e ricoveri ospedalieri) riguardano i tumori maligni dello stomaco e del fegato; i tumori del polmone, della vescica e della laringe risultano in eccesso tra i soli uomini”.

Timori per i più piccoli anche se l’analisi non ha trovato un eccesso di mortalità tra i bambini. Il tasso di ricoveri nel primo anno di età per i tumori, comunque, è risultato maggiore del 51% nella provincia di Napoli e del 68% in quella di Caserta.

“Per quanto riguarda la fascia di età 0-14 anni – spiega l’Iss – si osserva un eccesso di ospedalizzazione per leucemie in provincia di Caserta. Nella provincia di Napoli, servita dal Registro Tumori, si è osservato un eccesso di incidenza per tumori del sistema nervoso centrale nel primo anno di vita e nelle classi d’età 0-14”.

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