Casal di Principe. Il pm dellAntimafia partenopea ha chiesto la condanna a un anno e sei mesi, per le intimidazioni nei confronti dello scrittore Roberto Saviano e della giornalista Rosaria Capacchione, a tre imputati accusati di minacce aggravate.
Si tratta del boss del clan dei casalesi Francesco Bidognetti, alias Cicciotto e mezzanotte, in carcere dal 18 dicembre1993, e degli avvocati Michele Santonastaso e Carmine DAniello. La stessa richiesta era già stata avanzata in occasione della prima requisitoria, lo scorso 19 maggio, ma dopo la decisione dellex superlatitante Antonio Iovine di collaborare con la giustizia, il pm Antonio Ardituro aveva chiesto la riapertura del dibattimento per interrogare il pentito, per il quale è stata invece proposta lassoluzione.
Nel corso della nuova requisitoria, il magistrato ha parlato dei metodi corruttivi adottati dal clan camorristico per la risoluzione dei problemi giudiziari dei suoi affiliati, ricordando casi di falsi alibi forniti ai giudici e di periti corrotti.
La vicenda risale al marzo 2008 quando, davanti alla Corte dassise di appello, durante il processo Spartacus, lavvocato Santonastaso, che insieme a DAniello assisteva Bidognetti e Iovine (allepoca ancora latitante), lesse in aula una lettera firmata dai due boss con cui si chiedeva il trasferimento del processo in unaltra città per legittimo sospetto.
Il testo della missiva conteneva riferimenti minacciosi nei confronti di Saviano, Capacchione e dei magistrati Federico Cafiero de Raho, oggi a capo della Dda di Reggio Calabria, e Raffaele Cantone, attualmente presidente dellAutorità nazionale anticorruzione.