Caserta. Durante un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati ambientali, gli uomini del comando provinciale del Corpo Forestale di Caserta, insieme ai colleghi delle stazioni di Formicola, Calvi Risorta e Caserta, rinvenivano in un bosco ceduo 136 piante di cannabis sativa.
Alle prime luci dellalba dieci forestali, coordinati direttamente dal comandante provinciale di Caserta, Michele Capasso, si portavano in località Querceto Monte Maiulo, nel comune di Castel di Sasso, e procedevano alla perlustrazione del versante collinare di superficie pari a circa sette ettari.
La zona, impervia e scoscesa, ha creato non poche difficoltà al personale impegnato, che ha dovuto rastrellare con accuratezza larea di interesse avendo cura di selezionare le varie essenze vegetali ivi presenti che, in questo periodo dellanno, sono in una stato vegetativo particolarmente rigoglioso.
Ad un certo punto, lungo la parte di bosco esposta a sud, gli uomini della Forestale rinvenivano 136 piante di cannabis poste a dimora in ordine sparso nei sette ettari di bosco, abilmente occultate tra specie di bassa macchia mediterranea, rovi e sterpi, tipiche di quellareale. Si procedeva, pertanto, ad estirpare tutte le piante rinvenute ed al sequestro probatorio delle stesse.
Nel corso dellattività, i forestali, munititi di attrezzature avanzate, mediante apparecchiatura Gps, hanno individuato lesatta posizione della piantine, riuscendo ad ottenere una visione satellitare dellarea boscata. Attraverso il Sistema informativo della montagna S.i.m., programma di elaborazione dati in uso al Corpo Forestale le coordinate rilevate, sono state riportate su ortofoto ed è stato individuato il proprietario dellarea che, dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe estraneo ai fatti. Si continua ad indagare e non si esclude alcuna pista.