Parigi. E’ in stato di fermo il politico francese Nicolas Sarkozy, presidente della Repubblica dal 2007 al 2012.
L’accusa è di concussione e violazione del segreto istruttorio: Sarkozy avrebbe cercato di corrompere un alto magistrato per ottenere delle informazioni su un’inchiesta che lo riguardava, offrendo in cambio una posizione di privilegio.
Il fermo sarebbe avvenuto martedì mattina ad opera degli agenti dell’ufficio anticorruzione e potrebbe essere prorogato per 24 ore. Il politico sarebbe stato interrogato nel commissariato di Nanterre, a 12 chilometri da Parigi. Il giudice dovrà poi rilasciarlo o disporre nuove misure cautelative.
Le informazioni richieste dall’ex capo di Stato riguardavano le indagini relative al ricevimento di finanziamenti illeciti da parte della Libia di Gheddafi per la sua campagna presidenziale del 2007. La notizia dell’arresto è stata diffusa dall’agenzia France Presse.
Il politico, durante la carica, ha goduto di un’ampia immunità ma ora davanti ai giudici è un cittadino uguale agli altri ha riferito il portavoce Stephane Le Foll, deputato europeo dal 2004.
Da tempo Sarkozy si dice vittima di accanimento da parte della magistratura. Il provvedimento arriva proprio nel momento in cui il francese aveva deciso di tornare alla politica in vista delle elezioni presidenziali del 2017.
Arrestati anche due magistrati coinvolti nella medesima vicenda: Gilbert Azibert e Patrick Sassoust. E’ la prima volta che in Francia viene disposto lo stato di fermo nei confronti di un ex presidente della Repubblica.