Bene confiscato, le associazioni ne chiedono l’utilizzo

di Antonio Taglialatela

 Gricignano. Dopo il sopralluogo effettuato lo scorso 23 giugno i responsabili delle associazioni “Arcadia”, “Noi Giovani”, “CamUrrà”, “Libera Gricignano” e “Gricignano in Movimento” chiedono ufficialmente all’amministrazione comunale l’utilizzo di locali all’interno del bene confiscato alla camorra in via Marconi.

“Nell’ottica di un impegno civico e di collaborazione con le istituzioni finalizzata alla promozione dei valori della giustizia sociale e della lotta alla violenza criminale, chiediamo di assegnare, anche in modo temporaneo, in attesa di più precisi interventi di riqualificazione, uno spazio dell’immobile alle associazioni che ne facciano richiesta e la possibilità di fruizione del cortile per lo svolgimento di attività per scopi sociali, al fine di un preciso riutilizzo dei beni confiscati, per la trasformazione di questi patrimoni in ‘beni comuni’”, si legge nella richiesta indirizzata al sindaco Andrea Moretti, al quale le associazioni offrono la loro disponibilità a valutare le modalità di gestione degli spazi.

Nonostante lo stato di parziale abbandono, l’edificio in parte è abbastanza funzionale allo svolgimento di attività. Mentre il piano superiore presenta uno stato avanzato di degrado, meritevole sicuramente di interventi di ristrutturazione, il piano terra viene già utilizzato dalla cooperativa sociale “German” e da servizi sociali comunali.

Proprio tra le stanze del piano terra, in attesa di interventi di manutenzione straordinaria, il vicesindaco Andrea Aquilante, durante il sopralluogo del 23 giugno, ha individuato uno spazio da poter destinare provvisoriamente alle associazioni che ne facciano richiesta, oltre a constatare il buono stato del cortile che ne consente l’utilizzo. L’obiettivo, dunque, è quello di rendere il bene confiscato una “Casa delle Associazioni”.

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