Raccontare storie è cosa da tutti, ma quando hai tra le mani un copione come quello che ripercorre la storia di Louis Zamperini, forse non diventa difficile scegliere di mettersi dietro la macchina da presa e portare quel racconto al cinema.
È questo quello che ha pensato Angelina Jolie quando ha deciso di essere la regista di Unbroken. Una pellicola che ripercorre la prigionia di Louis Zamperini, il corridore olimpionico catturato dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale, scomparso il 2 luglio scorso a 97 anni.
Quella sera Brad (Pitt,ndr) mi ha detto: Non ti illudere, sarà difficilissimo che qualcuno ti dia i soldi per farlo. Ho passato tre giorni sulle spine, in attesa della risposta della Universal. Quando è arrivato il sì, mi sono commossa ed entusiasmata, mi ci sono buttata a capofitto. Il film è ispirato al libro biografico di Laura Hillenbrand (Seabiscuit), adattato dai fratelli Coen. Protagonista è Jack O’Connell che interpreta il giovanissimo Zamperini alle prese con lallenamento, le prime vittorie, il suo arruolamento nell’aviazione americana come bombardiere e l’abbattimento del suo aereo, la sopravvivenza su una scialuppa con altri due aviatori per 47 giorni in mare fino alla cattura e alla lunga prigionia nelle mani dei giapponesi, torturato, picchiato, affamato.
Una vicenda a cui la Jolie ha partecipato emotivamente: Questo film ha un significato particolare per me, e ci abbiamo lavorato tantissimo per essere sicuri di rispettare la vita di questo grande, gigantesco uomo. Per 57 anni hanno provato a fare un film su di Zamperini senza riuscirci. Spero che grazie ai Coen e all’aiuto di Laura e di Louis, con cui ho avuto la fortuna di passare tanti pomeriggi, il nostro sia riuscito.
E lattrice racconta così il suo rapporto, del tutto personale con latleta: Lui voleva che questo film venisse fatto, perché pensava che avrebbe dato un buon messaggio, una speranza. Louis mi ha aiutato adaffrontare il mio intervento chirurgico(la mastectomia per prevenire il cancro,ndr) e mi ha insegnato ad apprezzare ogni giorno della mia vita. Gli ho fatto vedere il film all’ospedale, sul mio computer, ed è stata una cosa incredibile: un uomo giunto alla fine della sua vita, che guardava se stesso, la sua famiglia, i suoi amici, la sua esistenza, mentre il suo corpo si stava spegnendo. Nei suoi ultimi giorni era pieno di entusiasmo e di amore, sorrideva a tutti, era straordinario. Siamo andati tutti al suo funerale, abbiamo pianto nella sala di montaggio e continuiamo a piangere, non perché siamo tristi per la sua fine, è un uomo che ha avuto una grande vita, ma perché ci manca e non incontreremo mai un altro Louis Zamperini nella nostra vita.
Angelina Jolie è anche ambasciatrice dell’Onu e racconta al quotidiano tutta la sofferenza nel seguire la situazione a Gaza: Vorrei potessimo depoliticizzare la situazione e vedere la catastrofe umanitaria. Tutto quello che posso fare è seguire le consegne di aiuti da parte del Commissariato per i rifugiati dell’Onu. L’attrice ha anche confermato l’intenzione di girare un film con Brad Pitt: Non sarà un film d’azione, ma una storia intima che ho scritto un po’ di anni fa su noi due.