La 44esima edizione del Giffoni Experience si è chiuso in bellezza: sul blue carpet Paolo Conticini e Ornella Muti.
Lattrice, icona del cinema italiano e madrina della kermesse, ha raccontato come negli anni sia cambiata la sua considerazione e il suo approccio al cinema, potentissimo strumento di comunicazione dellidentità di un popolo. Il cinema racconta chi siamo e cosa saremo. Negli anni ho imparato ad essere selettiva. Adesso, più che mai, voglio essere orgogliosa di ciò che faccio”.
Film vincitore di quest’anno il dramma “Hope”, con protagonista una bambina che perde la fiducia negli adulti. Attrice, donna ma anche mamma, la Muti ha sottolineato il suo grandeamore per la famiglia, che viene prima di qualsiasi progetto lavorativo: “Avevo posto un vincolo nel contratto deIl frullo del passero, che prevedeva lo stop delle riprese qualora mio figlio avesse pianto. La famiglia per me è sempre stata un caposaldo, mi ha aiutato a superare i momenti più difficili. Tanti i film in gara al Giffoni, che quest’anno ha incoronato per la categoria +18 “Hope”, dramma coreano tratto da una storia vera, che racconta la vicenda di una bambina che subisce molestie da un uomo mentre sta andando a scuola e perde la fiducia negli adulti. Nella categoria +16 la vittoria è andata al tedesco “Exit Marrakech”, che racconta le turbolenti vacanze di un adolescente e di suo padre; mentre il cubano “Behavior”, con protagonista una ragazzina che addestra cani da combattimento, ha trionfato nella sezione +13.
Unedizione quella targata 2014 che ha mescolato sapientemente cinema e musica con concerti di grandi artisti della musica italiana. Sono passati sul palco di Giffoni Negramaro,Giorgia, Rocco Hunt, Coez, Gemitaiz,Emis Killae Zero Assoluto. Abbiamo visto che Giffoni regge, lo abbiamo capito la sera del concerto dei Negramaro con 10 mila persone in Cittadella, 10 mila in giro per la città e oltre 10 mila allo stadio.L’anno prossimo avremo un progetto musicale ancora più forte” ha promesso il direttore. “
Si chiude un’edizione che rimarrà indelebilee dai numeri stratosferici. Nella loro valigia i ragazzi porteranno tanti dubbi, perchè i dubbi sono importanti. Se la società è brutta, la colpa non è dei film” ha sottolineato il patron Claudio Gubitosi, citando l’incontro con i 3 mila ragazzi della Terra dei fuochi.Mai come quest’anno tante famiglie hanno partecipato – ha proseguito il direttore – Molti ragazzi ci hanno chiesto di organizzare un meet&greet con Richard Gere riservato alle mamme, perchè le avevano viste così entusiaste per il suo arrivo.