Artbonus diventa legge, sostegno diretto alle imprese

di Redazione

 Roma. “Finalmente anche in Italia ci sono strumenti fiscali adeguati per sostenere la cultura e rilanciare il turismo.

Questa legge abbatte due barriere che per troppo tempo hanno monopolizzato il dibattito italiano: quella del rapporto tra pubblico e privato e quella della separazione tra la tutela e valorizzazione. Adesso non ci sono più scuse: veniamo da anni di tagli, è arrivato il momento di investire”.

E’ tutta in queste parole la soddisfazione di Dario Franceschini, ministro ai Beni Culturali e Turismo, per l’approvazione dell’Artbonus, decreto divenuto legge nella serata di ieri a seguito dell’approvazione definitiva in seno al Senato.

Novità sono assicurate dal punto di vista della tutela e valorizzazione dei beni culturali come, ad esempio, il rilancio della realtà di Pompei ed i suoi scavi, ma anche azioni di sostegno per la Reggia di Caserta e fondazioni di stampo lirico sinfonico.

Inoltre il Tax Credit è stato esteso al cinema, mentre il credito d’imposta è fissato al 30% per quanto riguarda la ristrutturazione degli alberghi. Lo sviluppo del patrimonio artistico nazionale passa dai 159 sì, opposti ai 90 no dei senatori.

Spazio al mecenatismo culturale dato che “le erogazioni liberali per gli interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura pubblici o per la realizzazione di nuove strutture o il restauro e il potenziamento delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri pubblici – come recita il testo ufficiale – possono beneficiare di un credito di imposta al 65% per gli anni 2014 e 2015 e al 50% per il 2016. Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo. Il credito d’imposta è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti senza scopo di lucro nei limiti del 15 per cento del reddito imponibile, ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui. Per questi ultimi, il credito d’imposta è utilizzabile anche in compensazione e non rileva ai fini delle imposte sui redditi e sull’Irap”.

Esplicate nei minimi dettagli anche organizzazione e funzionamento delle fondazioni lirico-sinfoniche: “Il fondo di rotazione per la concessione di finanziamenti trentennali alle fondazioni che hanno presentato il piano di risanamento è incrementato di 50 milioni di euro per l’anno 2014.

Eventuale personale in esubero delle fondazioni lirico-sinfoniche che, in deroga alla riforma Fornero, rientri nel quinquennio antecedente alla maturazione dell’anzianità massima contributiva di 40 anni potrà essere esonerato dal servizio con retribuzione pari al 50% di quella complessivamente goduta, elevabile al 70% se durante tale periodo si svolge servizio esclusivo e continuativo di volontariato documentabile. Il personale che risulti ancora eccedente è assunto dalla società Ales SpA.

Le fondazioni lirico-sinfoniche dovranno conformare, pena commissariamento, i propri statuti a quanto previsto dal dl Valore Cultura entro il 31 dicembre 2014. Entro il 31 ottobre 2014 il Ministro deve individuare, in base a criteri da emanare di concerto con il MEF entro il 31 luglio 2014, le fondazioni lirico sinfoniche che si dotano di forme organizzative speciali. Tali fondazioni percepiscono a decorrere dal 2015 un contributo del Fus determinato con una percentuale con valenza triennale.

E’ fissato un tetto al trattamento economico onnicomprensivo di amministratori, dipendenti e consulenti delle fondazioni lirico-sinfoniche ai sensi della spending review”. Inoltre “per valorizzare e sostenere le attività operistiche nella Capitale, la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma assume il nome di Teatro dell’Opera di Roma Capitale”.

Per quanto concerne il Tax Credit per il Cinema “al fine di attrarre investimenti esteri in Italia nel settore della produzione cinematografica, il limite massimo del credito d’imposta per le imprese di produzione esecutiva e le industrie tecniche che realizzano in Italia, utilizzando mano d’opera italiana, film o parti di film stranieri è innalzato da 5 a 10 milioni di euro. Lo stanziamento per le agevolazioni fiscali al cinema e agli audiovisivi è aumentato di 5 milioni di euro e passa da 110 a 115 milioni”.

In merito al Piano strategico ‘Grandi Progetti Beni Culturali’ e misure per il finanziamento: “Entro il 31 dicembre di ogni anno verrà adottato un piano strategico per i grandi progetti sui beni culturali, che individua beni o siti di eccezionale interesse per i quali sono necessari interventi di restauro e valorizzazione”.

Misure rafforzate, tra le altre cose, anche per quanto riguarda “l’eliminazione del limite dei 100 milioni per investimenti in favore dei beni culturali e ripristino del 3% delle risorse aggiuntive previste per opere infrastrutturali. Di questo 3%, 3 milioni di euro annui sono destinati, nel quadriennio 2013, 2014, 2015 e 2016, a finanziare progetti di attività culturali promossi dagli Enti Locali nelle periferie urbane. -Rifinanziamento con 1,5 milioni di euro per il 2015 e 1,5 milioni di euro per il 2016 del fondo per promuovere l’occupazione giovanile in ambito culturale”.

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