Grosseto. Le tre perizieconfermano che se il timoniere avessero eseguito i miei ordini non ci sarebbe stato nessun impatto.
E quanto ha riferito Francesco Schettino, lex comandante della Concordia naufragata allIsola del Giglio, alla fine delludienza del processo ripreso venerdì.
“Questo non significa scaricare le responsabilità sugli altri”, ha precisato Schettino che ha anche commentato la decisione di smantellare la nave a Genova: “Una scelta saggia”.
Intanto è stato disposto il dissequestro della nave, chiesto da Costa spa, finalizzato al rigalleggiamento e al trasporto dall’isola del Giglio al porto di Genova.
Al vaglio – i lavori sono proseguiti anche nella notte- lemodalità della navigazione e il funzionamento degli apparati di bordo rispetto al comportamento dell’imputato, il comandante Francesco Schettino.
“Quando arriverà a Genova abbiamobisogno di smantellarne una parte subito” questa la motivazione dell’istanze di dissequestro presentato dai legali di Costa Spa.
Una richiesta a cui si è opposto il Codacons,”Devono essere ancora effettuatiaccertamenti importanti sulla nave”. La difesa di Francesco Schettino ha chiestoinvece che la nave rimanga almeno sequestrata dal ponte zerofino al ponte 3 perchè “devono esser ancora fatti importantiaccertamenti sulle porte stagne.