Bergamo. “Sono innocente”. Continua a ribadire la propria innocenza Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello arrestato per l’assassinio della tredicenne di Brembate, Yara Gambirasio.
E’ stato lo stesso Bossetti a chiedere di essere interrogato esembrava pronto a rivelare nuovi indizi per fa luce sul giallo. Avrebbe segnalato un altro nome, aveva anticipato lunedì, in una mattinata molto agitata, agli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Bergamo.
Magli avvocati Claudio Salvagni e Silvia Gazzetti avevano minimizzato: “Nessuna rivelazione”. E oggi assicurano: “Quel che è certo è che verràripetuto l’esame del Dna”. Ma il pm Letizia Ruggeri ha lasciato il carcere di Bergamo probabilmente con qualche dettaglio in più.
Il muratore di Mapello avrebbe infatti proposto un’ipotesi alternativa a quella della procura per la presenza delle macchie di sangue sui vestiti di Yara Gambirasio.
I suoi legali spiegano: “Bossetti ha tenuto a chiarire una serie di aspetti relativi a illazioni uscite in queste settimane sulla stampa come per esempio relative all’eccessiva frequentazione di centri estetici”.