SantArpino. Con una richiesta urgente, inviata via posta elettronica certificata, il consigliere comunale Francesco Capone ha chiesto lurgente convocazione della Commissione Bilancio.
Nella sua mail, inviata al presidente del Consiglio comunale, al Presidente della Commissione Bilancio e per conoscenza allassessore al Bilancio, lesponente dellopposizione rimarca come visto il preoccupante intensificarsi e reiterarsi di errori da parte della società Iap, con le notifiche in corso dellIci anni 2009/10, che colpiscono i cittadini, i commercianti e gli imprenditori e per i disagi causati sono causa di giuste proteste e malcontento, con la presente si richiede la convocazione immediata della Commissione Consiliare Bilancio, con la contestuale presenza di un rappresentante della predetta società al fine di avere chiarimenti sullattività posta in essere, per verificare e discutere circa eventuali e non più rinviabili soluzioni alla problematica di cui in parola.
E intollerabile – spiega Capone – quello che sta accadendo in queste settimane, che poi altro non è che il ripetersi di un film già visto. A cavallo fra la fine del 2012 e linizio del 2013, come si ricorderà, le case dei contribuenti santarpinesi furono invase da centinaia di cartelle pazze, nelle quali la Iap chiedeva ingiustamente il pagamento di tasse tributi non dovuti. Come si dice errare è umano, ma perseverare è diabolico, e lo è ancor di più quando si va ad incidere sulle tasche dei contribuenti già vessate da una pressione fiscale elevatissima. Questo reiterarsi di errori dimostra la confusione, per non dire lincapacità, di questa società che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto gestire in maniera migliore il servizio di riscossione dei tributi rispetto a quando facevano gli uffici comunali. Ma i fatti dimostrano ben altro e come sempre a farne le spese sono i santarpinesi costretti a perdere intere giornate a causa di errori di persone che dovrebbero essere dei tecnici. Siamo dinanzi allennesima dimostrazione dellimprovvisazione e del caos che attanaglia la macchina amministrativa del nostro comune, ormai abbandonata a se stessa da una classe dirigente in totale confusione che ha perso il contatto con la realtà e soprattutto con le esigenze quotidiane della popolazione.
Il ritorno in auge delle cartelle pazze – chiosa Capone – è, quindi, solo lennesima pietosa conferma che quando ad amministrare sono degli incapaci chi ne fa le spese sono coloro che dovrebbero essere trattati coi guanti bianchi: i cittadini. Prima questi amministratori tolgono il disturbo e meglio sarà per tutti i santarpinesi.