Teverola. È impossibile non vedere, è impossibile non leggere questo manifesto che vi proponiamo, affisso in ogni angolo della città.
E una chiara accusa al sistema carcerario che troppo spesso ha fatto registrare suicidi in cella. Non entriamo nella vicenda che ha portato in carcere e successivamente al suicidio di Mario Cantone, non avendo piena conoscenza dei fatti né la competenza tecnica, ma leggere quanto scritto dai suoi familiari ha scatenato il ricordo di tante notizie di cronaca riportate dai media per segnalare episodi analoghi e facendo il confronto con il trattamento riservato a personaggi pubblici responsabili, o presunti responsabili, di reati capaci di creare problemi all’intera nazione abbiamo sentito il dovere di dare diffusione ai sentimenti espressi nel manifesto che lasciano intravedere la speranza degli autori in una giustizia vera, futura. Quella che non è degli uomini.
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