Acquista armi “pulite” e le rivende: l’ombra della camorra

di Redazione

 Aversa. Aveva acquistato, con il proprio porto d’armi, in varie armerie della provincia di Napoli e Caserta, almeno dieci pistole di grosso calibro, per poi rivenderle illegalmente, forse a soggetti appartenenti alla locale criminalità.

Così gli agenti del commissariato di polizia di Aversa hanno sottoposto a fermo il 22enne aversano Francesco Farnesi. L’operazione è nata dalla segnalazione di un’armeria, il cui titolare, insospettito dall’atteggiamento del giovane acquirente, informava il commissariato che, eseguiti i primi accertamenti, riscontrava subito delle anomalie che inducevano gli agenti ad effettuare dei controlli concernenti l’effettivo luogo di detenzione delle armi e le modalità di custodia.

Farnesi veniva prontamente ricercato al domicilio dichiarato alle armerie ma inutilmente, in quanto a quell’indirizzo, evidentemente fittizio, non risultava abitarvi. Le immediate indagini, tuttavia, permettevano di raccogliere sufficienti elementi per ritenere il giovane responsabile di una sistematica attività illegale di compravendita di armi, acquistate in varie armerie mediante l’esibizione di un valido titolo di polizia e poi fraudolentemente rivendute a terzi.

Avviate le ricerche sul territorio, anche tramite altre forze di polizia, veniva rapidamente individuata l’attuale reale dimora di Farnesi, nella quale, a seguito di perquisizione domiciliare, venivano rinvenute e sequestrate quattro pistole nuove di vario calibro, acquistate alcuni giorni prima in alcune armerie della provincia napoletana e casertana e, molto verosimilmente, custodite in quell’abitazione in attesa di essere cedute a soggetti criminali locali, come suffragato dal fatto che una delle pistole ritrovate presentava la matricola abrasa allo scopo di nasconderne la provenienza.

Venivano immediatamente attivate le ricerche di Farnesi, sia nei luoghi di abituale dimora che presso alcuni familiari abitanti nella zona, senza alcun esito. Fino a mercoledì sera quando veniva rintracciato nel centro storico di Aversa, sottoposto a fermo per i reati di cessione illegale di armi e munizioni comuni da sparo, detenzione illegale di arma clandestina e condotto nel carcere di Poggioreale. Come legale difensore l’indagato ha nominato l’avvocato Rosario Capasso.

Dato estremamente allarmante emerso dalle indagini è che nel corso della perquisizione nell’abitazione del giovane sono state rinvenute e sequestrate solo quattro pistole di grosso calibro e modello, a fronte delle dieci ricevute di acquisto di pistole trovate nella stessa abitazione. Sono, pertanto, ancora in corso indagini per accertare eventuali collegamenti del 22enne con la criminalità organizzata locale e per il rintraccio delle altre armi mancanti, alle quali fanno riferimento le ricevute di acquisto trovate nel corso della perquisizione. La polizia non esclude la possibilità che il giovane si sia prestato alla criminalità organizzata per fornire armi di grosso calibro “pulite” e non coinvolte in delitti.

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