“Buon compleanno” all’Info Point: quarto anno di inattività

di Antonio Arduino

 Aversa. Buon “compleanno” all’Info Point della città di Aversa che il 13 agosto spegnerà la quarta candelina.

Nato per essere il punto informativo della città per chi arriva al Aversa ed intenda conoscere quali sono le manifestazioni turistiche programmate, le opere d’arte da ammirare, le bellezze naturali da vedere, le strutture ricettive in cui alloggiare, i mezzi di trasporto disponibili insomma per chi intenda avere tutte le informazioni utili a fare del turismo in una città che si definisce “città d’arte” la struttura prefabbricata resta ancora inutilizzata.

Rappresentando un secondo monumento presente in piazza Mazzini perché accanto a quello dedicato a Domenico Cimarosa che campeggia nell’aiuola, mancante del genio alato dell’ispirazione scolpito al suo fianco e con la mano monca per un mancato restauro che sarebbe stato doveroso per una città che si vanta della nascita del musicista, da ormai quattro anni c’è l’Info Point che rappresenta il monumento all’inefficienza amministrativa e allo spreco di denaro pubblico essendo costato all’Ente circa 60mila euro ottenuti, come dettagliò nel dicembre 2012 il consigliere comunale Rosario Capasso, capogruppo di “Noi Aversani”, sommando ai 38.430 euro spesi per l’acquisto del prefabbricato,1800 euro spesi per l’immissione in fogna ei 19.957 europer spostarlo dalla collocazione originaria, all’angolo di via Diaz con piazza Marconi, all’attuale.

Ad oggi l’Info point, da possibile risorsa per le attività turistiche, si è trasformato in un monumento all’incapacità di gestire la città da parte degli amministratori passati e presenti che, in quattro anni, equamente divisi tra le gestioni Ciaramella e Sagliocco, non sono riusciti ad utilizzare il prefabbricato perché fungesse da ufficio di promozione turistica di una città che vorrebbe sviluppare una economia basata sul turismo, contando sul fatto di avere dato i natali a musicisti di fama internazionale quali Cimarosa, Jommelli, Andreozzi e sulla presenza di innumerevoli opere d’arte, disseminate nei vicoli dove sono spesso nascoste o scomparse sotto nuove edificazioni.

Mentre nell’era Ciaramella per l’uso della struttura si era stato siglato un protocollo d’intesa – mai attuato – con l’istituto alberghiero, prevedendone la gestione sotto la direzione di un impiegato comunale, appositamente individuato, nell’era Sagliocco, con una delibera di giunta, si demandò al dirigente di settore l’avvio di una procedura ad evidenza pubblica per utilizzarlo quale rivendita di giornali con annesso angolo informativo punto incaricando un operatore già dotato di autorizzazione per tale esercizio.Naturalmente l’affidamento prevedeva il pagamento all’Ente di un fitto di 245 euro mensili ridotto del 40 per cento in considerazione del fatto che l’edicola avrebbe dato anche il servizio informativo. L’idea non ha avuto seguito tant’è che 13 agosto l’Info Point festeggerà il suo quarto anno di inattività.

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Redazione
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