Aversa. Ritrovato ad Aversa latto di battesimo di Niccolò Jommelli. Autore della storica scoperta è stato Nicola De Chiara, studioso di storia patria e autore di diversi testi di storia locale, già assessore alla Cultura e vicesindaco di Aversa con lamministrazione Ciaramella.
Abbiamo sottocchio la fede di battesimo del Jommelli della parrocchia di Sant’Audeno di Aversa. Lo scriveva nel 1869 il cavaliere Francesco Florimo nel suo Cenno storico sulla scuola musicale di Napoli. Da allora dellimportante documento, che assegna ad Aversa la nascita del grande compositore del Settecento, se nerano perse letteralmente le tracce. Il ritrovamento è avvenuto il 29 luglio scorso nellarchivio della chiesa della Santissima Trinità di Aversa, che dal 1934 ospita la parrocchia di SantAudeno.
Ma sentiamo lo stesso De Chiara. Sono contentissimo. Grazie a questo ritrovamento eccezionale la parrocchia di SantAudeno di Aversa ritorna in pieno possesso dei due suoi straordinari atti di battesimo, quello di Cimarosa, nato ad Aversa il 17 dicembre del 1749, che tutti conosciamo, e quello, appunto, di Jommelli, che vide la luce ad Aversa l11 settembre 1714. Un primo e doveroso ringraziamento sento di farlo proprio a don Michele Salato, il parroco di SantAudeno, che mi ha messo a disposizione, è vero, tutti i libri storici della parrocchia, ma che, soprattutto, nel maggio del 1999, al suo arrivo nella chiesa della Trinità, come primo grandissimo atto pensò bene di recuperare larchivio parrocchiale, salvando così non solo latto di Cimarosa ma anche quello di Jommelli. Anche il sacrestano Francesco Spatarella è stato estremamente disponibile.
Comè avvenuta la straordinaria scoperta ce lo racconta ancora De Chiara. Per loccasione dei trecento anni della nascita di Jommelli sto lavorando ad un mio libro su questo illustre aversano. Ovviamente un testo su Jommelli scritto da un suo conterraneo non può non fare piena luce sulla nascita aversana, sulla famiglia dorigine e sui suoi legami con la città natale. Ho quindi iniziato una vera e propria ricerca darchivio perché questo lavoro non è stato mai fatto. Di Jommelli ‘aversano’ i suoi numerosissimi biografi hanno sempre scritto nato ad Aversa il 10 settembre 1714 (ora sappiamo, invece, che era l11 settembre) da Francesco Antonio e da Margherita Cristiano. Nientaltro. Il mio primo obiettivo è stato quello di dimostrare che la casa di via Costantinopoli non è stata edificata da Jommelli di ritorno dalla Germania ma è la casa natale dellillustre musicista, dove Nicola vide la luce. Penso di esserci riuscito attraverso tutta una serie di documenti che provano che quella casa fu realizzata a partire dal 1675, dopo che il terreno era stato assegnato dalla Real Casa dellAnnunziata al nonno, Giuseppe Jommiello.
Aversa possiede, dunque, non solo la casa natale di Cimarosa ma anche quella di Jommelli. Già questa – spiega De Chiara – mi sembra una grande scoperta, ma il grosso doveva ancora arrivare. Subito dopo, infatti, ho iniziato ad occuparmi della famiglia, del nonno, dello zio sacerdote, dei genitori, dei fratelli, tra laltro numerosi! Nellambito della ricerca degli atti di battesimo dei fratelli di Jommelli è avvenuta la scoperta. Latto di nascita di Jommelli lho ritrovato nel libro terzo dei battesimi. Sul dorso cera una doppia data: ‘1634-1711’. Il libro quarto riportava, invece, sul dorso la scritta ‘1716-1735’. Ho pensato subito che era impossibile che fosse esistito un libro ad hoc per i quattro anni non contemplati (1712-1715) a meno di una improbabilissima stagione di ‘folte’ nascite. Larcano, svelato anche con laiuto di Giuseppe Lettieri, è diventato una certezza da lì a poco. Il registro che contiene latto di battesimo di Jommelli è stato conservato in condizioni climatiche proibitive dai tempi del Florimo evidentemente. Leccessivo tasso di umidità ha esposto il libro allattacco di muffe e tarli e termiti hanno fatto il resto scavando nella seconda parte di esso un grosso buco. Al punto tale che il parroco del tempo pensò (male) che quel registro si fermasse allanno 1711. E invece no. Con tanta pazienza nel retro di quello che rimane del foglio 245 è apparso il battesimo di Hieronymy …Nicolaus Jommiello. Manca qualche parola. Ma è stato possibile ricostruirlo integralmente.
Le celebrazioni dei trecento anni della nascita di Jommelli hanno con questa eccezionale scoperta un motivo in più per essere tenute in grande stile. Personalmente non ci sorprendiamo più di tanto. Nicola De Chiara è abituato ai grandi colpi. Nel luglio del 2006, quando era assessore alla Cultura, ritrovò in una cappella gentilizia del cimitero normanno i resti di Gaetano Parente, primo sindaco di Aversa dopo lUnità e autorevole storico delle vicende cittadine.
Parente ora riposa, per desiderio dello stesso De Chiara, nel settore uomini illustri del cimitero di Aversa con un monumento in bronzo che ne eterna la memoria. E Niccolò Jommelli, i cui resti sono da troppo tempo dimenticati nellabbandonata chiesa di SantAgostino alla Zecca di Napoli, potrebbe e dovrebbe presto fare compagnia a Gaetano Parente tra i grandi aversani di tutti i tempi.