Sparanise. Gli agenti della squadra mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Alessandro Tocco, e della polizia di frontiera dello scalo aereo di Roma Fiumicino, hanno eseguito unordinanza di custodia cautelare in carcere, …
… emessa dal Tribunale di Napoli il 29 giugno 2012, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nei confronti di Vincenzo Paone, 58 anni, nativo di Sparanise (Caserta). Luomo era stato fermato il 21 luglio scorso in Messico, nella città di Hermosillo, ad epilogo di una paziente indagine condotta dalla squadra mobile di Caserta in sinergia con il Servizio per la Cooperazione internazionale di polizia Divisione Interpol, e con la collaborazione della polizia messicana.
Il latitante è gravemente indiziato di avere partecipato ad una vasta organizzazione, con articolazioni in Sud America, Sicilia e Campania, preordinata allimportazione di ingenti partite di cocaina che, acquistate in Sud America dai cartelli messicani, erano destinate ad importanti organizzazioni criminali italiane. Le indagini erano state condotte dalla Squadra Mobile di Palermo e coordinate dalla Procura Antimafia del capoluogo siciliano ed erano culminate nel sequestro di 424 chili di cocaina, occultate in un altoforno industriale, operato in provincia di Modena il 27 luglio 2006.
Secondo le indagini, la partita di cocaina, tramite diversi intermediari, era destinata ad organizzazioni criminali campane e siciliane. Infatti, in tale contesto investigativo, era emerso il ruolo di Paone che aveva condotto le trattative con i trafficanti di cocaina messicani come referente di unorganizzazione criminale campana, attive nel comprensorio a Nord di Napoli, in particolare nellarea di Giugliano in Campania, Marano e Calvizzano, interessata allacquisto di parte del carico di cocaina (200 chili).
Le indagini appuravano che Paone, anche dopo il sequestro della cocaina, aveva continuato a mantenere contatti con esponenti dellorganizzazione di trafficanti messicani per lacquisto di ulteriori partite di stupefacente. Nel gennaio scorso, la squadra mobile di Caserta aveva localizzato il latitante, originario del casertano, dove vive tuttora la sua famiglia, in Sud America, avviando immediatamente una complessa e paziente indagine congiuntamente allInterpol ed al Servizio centrale operativo della Polizia di Stato.
Le ricerche era complicate dai continui spostamenti del latitante che ne impedivano la precisa localizzazione, fino al luglio scorso, allorquando un suo amico si portava in Messico per incontrarlo. Infatti, grazie anche al costante scambio informativo tra Squadra Mobile, Interpol ed uffici investigativi, Paone veniva localizzato prima nella città di Mexicali e poi, dopo qualche settimana, fermato allaeroporto di Hermosillo.
Dopo pochi giorni, Paone veniva espulso dal Messico ed estradato in Europa quindi, dopo avere fatto scalo ad Amsterdam, dove gli veniva anche notificato un mandato di arresto europeo, era estradato in Italia, dove è giunto martedì, per essere trasferito nel carcere di Rebibbia.