Ritrovati i corpi di due dei quattro piloti dei Tornado dell’Aeronautica militare precipitati martedì vicinoad Ascoli Piceno, dopo essersi scontrati in volo durante un’esercitazione.
Verso le 11 di mercoledì mattina è arrivato lannuncio del ritrovamento di un corpo carbonizzato, nella zona di Tronzano, appartenente a un uomo, forse nei resti della fusoliera di uno dei caccia. Poco dopo è stato localizzato anche il corpo di un altro pilota, una donna, in località Poggio Anzù, nella collina di fronte a quella in cui sono stati trovati i resti del primo militare. Anche un terzo corpo sarebbe stato individuato. Ridotte ormai al lumicino le speranze di trovare in vita gli altri due dispersi: Escludiamo che i piloti dispersi a seguito dellincidente aereo siano ancora vivi, dicono dallAeronautica.
A bordo dei due aerei militari c’erano,sul primo velivolo,il capitano pilota Alessandro Dotto (31 anni, di Ivrea) e il capitano navigatore Giuseppe Palminteri (36 anni, di Palermo), sul secondo il capitano pilota Mariangela Valentini (31 anni, di Borgomanero) e il capitano navigatore Paolo Piero Franzese (35 anni, di Benevento).
ITornado erano decollati dalla base stanziale del 6° Stormo di Ghedi, in provincia di Brescia, per una missione addestrativa pianificata ed approvata secondo le regole del volo, propedeutica ad unesercitazione Nato in programma nel prossimo autunno.
L’impatto fra i due caccia è stato ortogonale, in pratica si sono scontrati perpendicolarmente mentre percorrevano una delle aerovie a disposizione per raggiungere il luogo di un’esercitazione. La commissione dell’Ispettorato sicurezza al volo è al lavoro per accertare le cause dell’incidente. “Erano piloti esperti, erano capitani”, fanno sapere fonti dell’Aeronautica.
Intanto, vanno avanti le ricerche degli altri due dispersi. L’area è stata perlustrata dalle forze di polizia e, dall’alto, dagli elicotteri dell’Aeronautica militare dotati di visori notturni. Inoltre, dalle 5.30 di mercoledì mattina, sono entrati in azione un canadair e un elicottero dei Vigili del fuoco per spegnere gli ultimi focolai nella zona di Venarotta. I roghi al momento dovrebbero essere tutti sedati. Due caschi e un seggiolino non “armato”, ovvero non pronto per essere eiettato, sono stati trovati.
In mattinata era stato ritrovato anche il tesserino plastificato con foto di uno deiquattro piloti. Smentita invece la notizia del ritrovamento di un paracadute: gli oggetti arancioni non erano altro che i resti di un salvagente.
La Procura di Ascoli ha aperto un’inchiesta per disastro aereo colposo. “I velivoli erano efficienti. Le cause della collisione non sono note e saranno oggetto di una indagine tecnica disposta dalla Difesa oltre a quella della magistratura”, ha detto il ministro della Difesa,Roberta Pinotti, parlando in Commissione alla Camera.
Tra i quattro piloti coinvolti nell’incidente c’è il campano Piero Franzese, nativo di Benevento, la cui famiglia è residente a Nola, nel Napoletano. L’uomo lascia moglie e un figlio piccolo. Il padre e la madre del capitano Paolo Franzese sono partiti alle 7 da Nola per Ghedi, prelevati da un’auto dell’Aeronautica militare. Il padre è un docente di matematica in pensione, la madre è pensionata dell’Enel. Il sindaco di Nola, Geremia Biancardi, ha annunciato il lutto cittadino.