Camigliano. In una lettera indirizzata al segretario provinciale del Pd, Raffaele Vitale, il sindaco di Camigliano, Enzo Cenname, chiede le dimissioni immediate del presidente e del Consiglio di amministrazione del Consorzio idrico Terra di Lavoro.
Con la fuoriuscita come socio del Citl, del Comune di Camigliano, – scrive Cenname – avevo promesso a me stesso di evitare di intervenire sulle malefatte amministrative da parte del carrozzone politico di cui alloggetto. Purtroppo, ladesione al Partito Democratico non riesce più a farmi tollerare che componenti del mio stesso partito continuino a depauperare risorse pubbliche, accumulando debiti che si riversano sulle casse dei comuni e quindi dei cittadini. A seguito dellennesima delibera del commissario ad acta, che purtroppo non sarà neanche lultima, la quale ripartisce tra i comuni ben oltre 11 milioni di euro di debito accumulati nei confronti dellEnel, ritengo che tesserati del Partito Democratico, soprattutto quelli artefici di questo disastro, non possano continuare ad occupare cariche di presidente e componenti del Consiglio di amministrazione del consorzio idrico.
In un Paese normale conclude Cenname avrebbero dovuto spontaneamente rassegnare le loro dimissioni, ma preso datto che lor signori sono morbosamente attaccati alla poltrona, allora tocca a Lei pretendere le dimissioni. Il cambiamento non si predica ma si pratica.