Siria, Onu: “L’Isis recluta anche i bambini di 10 anni”

di Redazione

 Ginevra. La Commissione Onu di inchiesta sulla Siria ha accusato i jihadisti dell’Isis, oltre alle forze governative siriane, di crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

Le forze governative hanno commesso massacri, attacchi, torture ed altre violazioni che “equivalgono a crimini contro l’umanità”, sostiene la Commissione nel suo ultimo rapporto reso noto a Ginevra. L’Isis, da parte sua, rappresenta “un chiaro pericolo per i civili e in particolare per le minoranze sotto il suo controllo” in Siria e Iraq. Per l’Onu la comunità internazionale deve imporre un embargo sulle armi in Siria ed arginare la proliferazione e la fornitura di armamenti nel Paese in conflitto.

Secondo il documento i miliziani avrebbero reclutato anche ragazzi di 14 o 15 anni e, nella zona di Ar-Raqqah, anche bambini di appena 10 anni che sono stati poi addestrati nei campi dei jihadisti. I civili, compresi i bambini, sarebbero poi invitati ad assistere a esecuzioni, amputazioni e flagellazioni che si svolgono ogni venerdì nelle zone controllate dai miliziani. I corpi delle persone uccise vengono lasciati in mostra per giorni, per terrorizzare la popolazione. E le donne sono flagellate anche per il mancato il codice d”abbigliamento dell’Isis.

Sotto accusa della Commissione anche il regime. L’Onu ha infatti accusato le forze governative di aver usato armi chimiche in aprile: “Vi sono fondati motivi – si legge – di credere che agenti chimici, probabilmente cloro, siano stati usati su Kaif Zeita, Al-Tamana’a e Tel Minnis in otto incidenti nel corso di un periodo di dieci giorni in aprile. Vi sono fondati motivi di credere che questo agenti siano stati lanciati in barili bomba da elicotteri del governo”.

Il rapporto reso noto a Ginevra dalla Commissione di esperti guidata dal professore brasiliano Paulo Pinheiro copre il periodo tra il 20 gennaio ed 15 luglio 2014. La Commissione, cui Damasco nega l’accesso al territorio della Siria, ha redatto il rapporto sulla base di 480 interviste ed elementi di prova raccolti indirettamente. Il documento sarà presentato al Consiglio Onu sui diritti umani il prossimo 16 settembre nel corso della 27 sessione ordinaria.

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