È stata lontano dal palco per 35 anni ed ora è arrivata più carica che mai.
Ho una richiesta per tutti voi che verrete ai concerti: abbiamo volutamente scelto un teatro più intimo, piuttosto che un grande stadio. Significherebbe molto per me se evitaste di fare foto o riprese durante gli spettacoli. Ho molta voglia di avere un contatto con voi come pubblico, non con i vosti iPhone, iPad o telecamere. So che sto chiedendo molto, ma ci permetterebbe di condividere l’esperienza tutti insieme, sono queste la parole con cui Kate Bush ha accolto i suoi fan per il live organizzato all’Hammersmith Apollo di Londra. Levento, già sold out da tempo, è stato un vero successo.
La Bush ha aperto lo show con”Lily”per poi andare avanti con”Hounds of Love”e”Running Up That Hill”per una scaletta molto apprezzata da critici e presenti in sala. L’artista non è tornata solo sui palchi ma anche nelle classifiche ufficiali coi suoi nove album in studio e le due raccolte. Secondo i dati della Official Charts Company, la sua collezione “The Whole Story”, che raggiunse il numero uno dopo l’uscita nel 1986, si trova ora all’ottavo posto. E’ seguita dall’album “Hounds of Love” del 1985 al numero 14, mentre l’altra collezione “50 Words For Snow” (2011) e il debutto del 1978 “The Kick Inside” sono rispettivamente al 32esimo e 33esimo posto. Mentre la moda di Kate Bush impazza a Londra è prevista quindi una scalata fino alle primissime posizioni per i suoi storici successi.
Lo spettacolo, un viaggio di tre ore nell’intero repertorio dell’artista, ha convinto critici e fan. “È certamente straordinaria, senza dubbio la più ambiziosa e genuinamente toccante pièce di pop teatrale mai vista su un palcoscenico britannico”, ha scritto Andy Gill sull’Independent. “È stato uno show spettacolare”, ha affermato Alexis Petridis del Guardian. “Bush in teoria aveva molto da perdere tornando su un palco”, ha aggiunto. E il Times ha parlato di “performance visionaria” e il Daily Mail di “ritorno che ha incantato”. La sfida di Kate è stata quindi vinta. Grazie a una grande scenografia fatta di luci, fumo e cannoni che sparavano confetti.