E’ di sei morti il bilancio di quattro incidenti avvenutinegli ultimi giorni sulle Alpi. Sul Picco dei Tre Signori, in valle Aurina, un austriaco è deceduto assiderato dopo essersi perso in alta montagna, indossando solo pantaloni corti, maglietta e scarpe da ginnastica.
In val Badia un escursionista è precipitato da una ferrata sul Sassongher, mentre sul Monte Bianco sono state trovate la salme di tre francesi, dispersi dal giorno di Ferragosto. E nel tardo pomeriggio è morto un alpinista che, sempre sul Bianco, era finito in un crepaccio: inutili i tentativi di salvarlo.
Tragica quanto assurda la dinamica della disgrazia avvenuta sul Picco dei Tre Signori, una cima di 3.499 metri sulla cresta di confine. Sfruttando poche ore di tempo discreto, un turista di Sankt Johann nel Salisburghese, W.L. di 51 anni, era partito ieri dal rifugio Tridentina (2.441 m) con abbigliamento decisamente estivo. Durante la discesa ha però perso il sentiero, finendo a quota 3.200 metri in un pendio molto esposto. All’imbrunire, verso le ore 21, ha allertato con il cellulare il soccorso alpino austriaco, che ha girato la chiamata al 118 altoatesino. Sono subito partiti gli uomini della Guardia di finanza e del soccorso alpino della valle Aurina.
Fino a mezzanotte l’uomo è rimasto con loro in contatto telefonico, lanciando anche segnali luminosi. La temperatura era ormai scesa parecchi gradi sotto lo zero, in più si era alzato un forte vento con nevischio. Quando verso le 1.30 di notte è stato raggiunto, l’austriaco aveva ormai perso i sensi. Nonostante lunghi tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto.
Lunedì mattina la salma è stata recuperata dall’elisoccorso. Un turista polacco, di 51 anni, ha invece perso la vita precipitando dalla via ferrata numero 7 del Sassongher, in val Badia. Il turista ha perso l’appiglio ed è precipitato per un centinaio di metri, morendo sul colpo. L’allarme è stato lanciato da altri escursionisti che si trovavano a poca distanza.
Sul Bianco, con il ritrovamento dei corpi di tre francesi è arrivata la tragica conferma di quanto temuto dal 15 agosto, il giorno della loro scomparsa. Durante la traversata della Vallee Blanche, la guida alpina, originaria dell’Alta Savoia e i suoi due clienti parigini, sono precipitati per 800 metri, probabilmente per il cedimento di una cornice di neve.
Si tratta del secondo grave incidente avvenuto in pochi giorni sul versante francese del massiccio del Monte Bianco. Lo scorso 12 agosto, infatti, sei alpinisti erano precipitati per circa 250 metri dall’Aiguille d’Argentie’re. E sempre sul massiccio del Bianco, infine, è morto un alpinista che era caduto nel pomeriggio in un crepaccio sotto il rifugio Boccalatte, in val Ferret. E’ uno scalatore straniero, probabilmente romeno,precipitato mentre affrontava un tratto attrezzato con corde fisse. A causare l’incidente è stata probabilmente una scivolata al rientro da un’ascensione sulle Grandes Jorasses.