Roma. Dal 1° settembre scatta la riduzione del 50% delle prerogative sindacali nelle pubbliche amministrazioni, fra cui permessi e distacchi.
Il provvedimento, che fa parte del decreto di riforma della Pubblica amministrazione 90/20014, è stato dettagliato con una circolare firmata dal ministro della Pa Marianna Madia il 20 agosto.
La riduzione, si legge sul sito del ministero, è finalizzata alla razionalizzazione e alla riduzione della spesa pubblica.
Le prerogative in questione infatti, nel 2012, secondo un calcolo della Corte dei conti, sono state quantificate in 110 milioni, ovvero il corrispettivo della mancata prestazione lavorativa di un dipendente ogni 750. Revoche distacchi sindacali, scelte entro sei giorni Scatta dunque il countdown.
Entro il 31 agosto – mancano solo 6 giorni tutte le associazioni sindacali rappresentative dovranno comunicare alle amministrazioni la revoca dei distacchi sindacali non più spettanti. E il rientro nelle amministrazioni dei dirigenti sindacali oggetto dell’atto di revoca avverrà -è precisato – nel rispetto del contratto collettivo nazionale quadro sulle prerogative sindacali ,nonché delle altre disposizioni di tutela.
La circolare, arrivata due giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della conversione in legge del dl Madia, di riforma della P.a e a un giorno dall’entrata in vigore del provvedimento, detta, punto per punto, l’applicazione della previsione, contenuta all’articolo 7 del decreto.
Limitatamente ai distacchi – viene spiegato, – la decurtazione del 50 per cento non trova comunque applicazione qualora l’associazione sindacale sia titolare di un solo distacco.