Aversa. E’ amaro il commento del responsabile della sezione aversana dellAssociazione italiana familiari vittime della strada dopo la diffusione della notizia della sentenza emessa nei confronti delluomo che il 23 maggio 2009 travolse lo scooter del ventenne Mario Grieco, facendogli cambiare traiettoria e spingendolo a terra.
Il giovane morì sul colpo per emorragia. Laccusa fu di omicidio colposo. Come associazione siamo soddisfatti perché dopotante menzogne e tanti anni di lotta per far emergere la verità finalmente è stata fatta giustizia, dice Biagio Ciaramella, responsabile di zona Aifvs.
Ma riteniamo ingiusta la sospensione della pena che significa niente carcere per lassassino di Mario, a dimostrazione che una giovane vita stroncata da chi guida senza attenzione e violando ogni regola non ha alcun valore, aggiunge Rosa Di Bernardo, mamma del giovane, una donna che dopo latragedia che ha sconvolto la sua famiglia si è associata allAifvs dando vita ad una sezione coordinata dedicata a battersi per il riconoscimento del delitto di omicidio stradale.
Purtroppo quello di Mario non sarà lultimo omicidio stradale che resterà impunito, ma lAifvs si batterà senza soluzione di continuità perché diventi legge la proposta che giace in parlamento da mesi di inserire nel codice penale il comportamento irresponsabile di chi è alla guida di un veicolo, commenta Ciaramella.