Movida violenta, Francesca è solo l’ultima vittima in ordine di tempo

di Livia Fattore

 Aversa. Il grave episodio che ha visto quale vittima la 23enne Francesca, colpevole solo di far ritorno a casa dopo una dura serata di lavoro, è solo l’ultimo di una serie che hanno costellato la movida aversana.

Un fenomeno che, oramai, da almeno tre anni, richiama in città centinaia e centinaia di giovani provenienti non solo dai comuni dell’Agro Aversano, ma anche di quei grossi centri che sono a cavallo tra le province di Napoli e Caserta. Sono tantissimi i giovani in cerca di una serata di svago che giungono nella città normanna, soprattutto dalle vicine Giugliano e Sant’Antimo.Tanti anche i ragazzi che arrivano ad Aversa dalla zona orientale: Frattamaggiore e Frattaminore, Grumo Nevano e Caivano.

In precedenza, l’episodio più grave si è verificato non in via Seggio, ma in via da Vinci, al Parco Coppola, dove, nell’aprile del 2013 fu accoltellato, nel corso di una rissa, da un diciassettenne di San Marcellino un ragazzino non ancora quindicenne, Emanuele di Caterino, di San Cipriano d’Aversa. In questi mesi, poi, non si è stati certamente tranquilli. A parte i “gavettoni” di materiale organico che ogni tanto qualche residente ha lanciato sul popolo della movida, si sono registrate una decina di zuffe più o meno gravi e un paio di scippi sempre in piena notte.

Sin dal suo insediamento il sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco ha previsto nelle serate di fine settimana la presenza in strada degli agenti di polizia municipale sino alle due di notte. Ma sono stati gli stessi vigili ad essere presi di mira per ben due volte con sassi scagliati contro la vettura di servizio e una terza volta con un tentativo di investirli da parte di due giovani rumeni visibilmente sbronzi. Lo stesso Sagliocco ha più volte tentato di fare in modo che le forze dell’ordine svolgessero dei servizi coordinati, ma il primo cittadino è rimasto inascoltato ad eccezione del primo fine settimana di agosto.

A luglio scorso, poi, riprendendo l’elenco degli episodi di aggressione in centro, un giovane ucraino è rimasto vittima di un’aggressione xenofoba, razzista, con due giovani che lo hanno aggredito con un martello, provocandogli ferite per le quali sono stati necessari ben trenta punti di sutura.

Gravi le accuse lanciate dal responsabile dell’Associazione dei Commercianti di via Seggio “Pass-Seggio”, Corvino, che ha, tra l’altro, dichiarato: “Colpevoli di questi episodi non è l’alcool, non è la movida, non è la musica, non è la folla, non è la notte, ma i detentori del potere amministrativo e di sicurezza territoriale che ignorano l’importanza di una presenza militare che garantisca l’incolumità di chi è in strada”.

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