Cesa – Continua la polemica innescatasi durante la seduta del consiglio comunale in merito all’approvazione del bilancio di previsione 2014.
Il botta e risposta tra maggioranza ed opposizione si è trascinato per circa una settimana con i componenti di Progetto Democratico per Cesa che hanno accusato l’Amministrazione guidata da Cesario Liguori di aver presentato documenti poco chiari e, soprattutto, di rischiare di sforare il patto di stabilita. D’altro canto la maggioranza consiliare ha smentito le affermazioni giunte dall’opposizione sottolineando che i debiti contratti dall’ente comunale fanno riferimento alla precedente Amministrazione.
A tal proposito l’ex sindaco Vincenzo De Angelis è intervenuto al fine di chiarire la sua posizione in riferimento i debiti con l’Avvocato Enselmi citati dal sindaco Liguori nell’ultima nota stampa: “Capisco la dialettica politica, comprendo che si voglia perseguire la linea secondo cui la colpa non è mai di chi amministra, ma sempre di qualcun altro, di chi c’era prima, degli uffici o dei dipendenti, della crisi o dei cittadini. Ma sinceramente non riesco a comprendere come una questione di carattere prettamente tecnica, che mi vede coinvolto, possa diventare una questione politica.
La vicenda è molto semplice. C’è un avvocato non di Cesa che ha posto in essere una truffa ai danni del Comune, utilizzando indebitamente una mia firma. E’ stato prontamente denunciato dallo scrivente per truffa e per vari altri reati. Questo avvocato doveva semplicemente esprimere un parere legale, invece ci siamo ritrovati con il Comune di Cesa parte civile in un processo penale per reati ambientali. Quando ho saputo che era stata avanzata anche richiesta di pagamento di una parcella esorbitante non ho esitato a sporgere denuncia querela.
Tale atto, inoltre, è stato messo a disposizione del Comune di Cesa affinché rafforzasse la difesa dell’ente nell’ambito del giudizio civile di opposizione alla richiesta di pagamento del legale. Tutto quanto accaduto è sempre colpa di chi c’era prima? Almeno se dovete dire delle cose ditele come si deve”.