Per cominciare un nuovo periodo della sua musica, Franco Battiato sceglie di intitolare il suo ultimo disco ricordando quello zio dAmerica prende proprio spunto da quel lungo percorso sperimentale della sua carriera caratterizzato da rivisitazioni, nuove composizioni, rielaborazioni di suoi brani ed improvvisazioni frutto della sua avanguardistica ricerca sonora.
Ed infatti il nuovo album, Joe patti’s experimental group è un progetto musicale che segna labbandono per il pop in vista di un nuovo capitolo musicale fatto di suoni elettronici. In questo percorso, il cantautore italiano è stato accompagnato dal fedele ingegnere del suonoPino “Pinaxa” Pischetola. Undici brani intensi con suoni che portano verso mondi lontani, asiatici. Il singolo è “Proprietà proibita”, rivisitato e proveniente dal disco del Maestro “Clic” del 1974.
Un titolo scelto per la gradevolezza del suono, come ha dichiarato. Colpisce all’ascolto i suoni che esplodono lungo tutto il disco che scivola via su undici brani – caratterizzati da uso massiccio di sintetizzatore, tastiera e pianoforte – che rimandano agli Anni 70 di Battiato, quando sperimentava in lungo e in largo facendo anche da precursore a molti artisti della scena italiana e internazionale. Poche pochissime parole sussurrate in mezzo a tanta musica.
In “Le voci si fanno presenza” c’è un invito: “Ascolta nel fondo dell’ombra una visione ti viene incontro senza tramonto le voci si faranno presenze”. Un chiaro riferimento al misticismo che ormai Battiato ha abbracciato con convinzione da anni. Un disco spiazzante ma al tempo stesso futuristico che apre forse a nuovi orizzonti compositivi, specialmente dopo la scomparsa del braccio destro del filosofo e paroliere Manlio Sgalambro.
Intanto Battiato prosegue il tour: il 31 ottobre a Cesena, poi al Nuovo Teatro La Fenice di Senigallia il primo novembre, il 3 novembre al Teatro Nazionale di Milano, sempre nello stesso mese il 7 appuntamento al Lingotto Alfa MiTo Club To Club di Torino, il 9 all’Auditorium Santa Chiara di Trento e infine al Teatro Olimpico di Roma l’11.