Parte ufficialmente la corsa verso lassegnazione degli Oscar 2015 con la designazione da parte di ogni paese, escluso gli Stati Uniti ovviamente, del lungometraggio selezionato per essere incluso nella cinquina del miglior film in lingua straniera.
I nostri colori, usciti in maniera trionfale dalla passata edizione grazie alla vittoria attesa ma non scontata de La grande bellezza di Paolo Sorrentino, sono affidati alle mani, al talento e alle doti di un altro Paolo, ovvero Virzì.
Già apprezzato direttore del Torino Film Festival, il cineasta toscano prova a fare il bis con il suo Capitale umano, osannato dal pubblico e dalla critica e vincitore sia ai David di Donatello sia ai Nastri dArgento. Forte di un cast davvero eccezionale nel quale figurano, tra gli altri, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, la pellicola, tratta dal riuscito best seller di Stephen Amidon, sposta dal Connecticut a una Brianza, provinciale e gelida, lazione per narrare unintricata storia di delitti, sospetti e problematici legami familiari. Poco avvezzo al thriller, Virzì, i cui lavori precedenti appartenevano per lo più al genere della commedia, ha evidenziato perizia e bravura nel creare e mantenere i ritmi serrati di un noir, arricchito da ficcanti elementi di introspezione psicologica.
Speriamo che tutto ciò basti a convincere gli esigenti, e spesso distratti nei confronti delle opere non americane, membri dellAcademy. A noi non resta che fare il tifo e attendere le candidature, rese note il prossimo 15 gennaio.