Roma. Sono due le persone fermate per l’omicidio Fanella dello scorso 3 luglio, avvenuto alla Camilluccia, in via Gandolfi.
Si tratta di volti già noti alle forze dell’ordine: Egidio Giuliani, 59 anni, ex esponente dei Nar, e Giuseppe Larosa, 53 anni.
Volevano mettere a segno un gran colpo: rapire Fanella e rubare i diamanti dell’ex cassiere della Mokbel. Ma qualcosa deve essere andato storto e il rapimento si è trasformato in omicidio.
A tradire entrambi i criminali sono state le impronte digitali, trovate sui documenti della Guardia di Finanza, che gli assassini hanno mostrato alla vittima, fingendosi agenti. È stato con il pretesto di un controllo che sono riusciti ad entrare nell’abitazione.
Ingenui anche nell’utilizzo dei cellulari: sembra che Giuliani per comunicare con il complice, avesse utilizzato il cellulare di un altro dipendente, ma che poi con lo stesso avesse telefonato anche a suo padre.
Giuliani era conosciuto per aver sfregiato in carcere Franco Freda, terrorista appartenente al neofascismo. Uscito di prigione, a Novara, aveva fondato la Multidea, cooperativa per il reinserimento in società di ex detenuti, alla quale apparteneva anche Larosa. Quest’ultimo invece era noto per vari sequestri di persona.
Già in stato di fermo per il medesimo omicidio altre tre persone: Roberto Macori, Aniello Barbetta e Giovanni Plastino. Le indagini sono state dirette dai pm Giuseppe Cascini e Paolo Ielo.
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