Cucchi, il procuratore: “Condannare tutti, anche medici e infermieri”

di Mena Grimaldi

 Roma. Ribaltare la sentenza di primo grado e condannare tutti gli imputati del processo per la morte di Stefano Cucchi.

Lo ha chiesto il Procuratore generale, Mario Remus, nella sua requisitoria nel processo d’appello davanti alla Prima Corte d’assise di appello di Roma per la morte del geometra romano arrestato per droga e deceduto una settimana dopo in ospedale.

La conferma della condanna è stata chiesta solo per Rosita Caponetti, sesto medico implicato, condannata ad otto mesi per falso ideologico.

Per gli agenti di polizia penitenziaria Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Domenici il procuratore generale ha chiesto la condanna a due anni di reclusione per lesioni personali aggravate; a 3 anni per omicidio colposo per il primario dell’ospedale Pertini di Roma Aldo Fierro, a 2 anni di reclusione ciascuno per i medici Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Reite e Silvia Di Carlo (anche loro per omicidio colposo) e a 1 anno di reclusione per gli infermieri Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe.

Gli agenti e gli infermieri erano stati assolti in primo grado, mentre 5 medici erano stati condannati per omicidio colposo a pene comprese tra i 2 anni e 1 anno e 4 mesi.

Per l’accusa Cucchi fu pestato nelle celle del palazzo di Giustizia poco prima dell’udienza di convalida del suo arresto, abbandonato da medici e infermieri che lo ebbero in cura nel reparto detenuti dell’ospedale Pertini. Remus ha anche chiesto un inasprimento delle pene per i cinque medici condannati.

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