Dipendenti assenteisti, il sindaco disperato scrive a Gesù

di Mena Grimaldi

 Locri. Giovanni Calabrese non sa più a chi santo votarsi per combattere l’assenteismo dei dipendenti del comune di Locri di cui lui è il sindaco.

Così ha di chiedere un miracolo direttamente a Gesù scrivendogli una lettera. La singolare provocazione è stata oggi riportata sul quotidiano Repubblica in un pezzo del giornalista Giuseppe Baldessarro.

“Dopo le denunce ai Carabinieri, alla Guardia di finanza, alla Procura della Repubblica e un numero corposo di provvedimenti disciplinari senza alcun esito, si è rivolto ai piani alti”, scrive ironico il giornalista di Repubblica. Stando al racconto del primo cittadino, su 125 dipendenti comunali quelli realmente disponibili e impegnati “non sono mai più di 20-25”.

Gli altri sono pronti ad esibire certificati medici a raffica. Uno stillicidio che andrebbe dalla depressione, al mal di schiena, dall’impossibilità di stare in piedi per troppe ore all’incapacità fisica di svolgere lavori pesanti. Così la città è ferma al palo. Non ci sono vigili urbani, gli uffici sono semideserti, nessuno cambia le lampadine dell’illuminazione pubblica, e anche le buche sull’asfalto restano in attesa di un gesto di “buona volontà”.

“Mi rivolgo a te – scrive il sindaco ormai disperato – non sapendo a chi altro rivolgermi. Sono costretto ad affermare che solo una minima parte dei dipendenti comunali lavora in modo serio e onesto, mentre tanti altri stanno a guardare in attesa che arrivi il fatidico ‘ventisette’ per potersi vedere accreditato in banca l’importante, ma non sudato stipendio”.

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