Roma. “Confido che entrambi vi adopererete presso i gruppi parlamentari di ciascuna Camera per conseguire le convergenze tra maggioranza e opposizioni necessarie per il raggiungimento delle maggioranze richieste” per l’elezione di due giudici della Consulta e di otto componenti del Csm.
Così scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ai presidenti delle Camere. Il Capo dello Stato cerca di pungolare in questo modo Camera e Senato sull’urgenza di rinnovare i due organi collegiali.
I giudici costituzionali di nomina parlamentare sono infatti cessati dalla loro carica lo scorso 28 giugno, mentre il Csm ha definitivamente cessato il suo mandato il 31 luglio.
Finora le nomine sono rimaste bloccate nei lavori parlamentari. Il Parlamento si tornerà a riunire in seduta comune il 10 settembre.
Si tratta di adempimenti non ulteriormente differibili, poiché i due giudici della Corte sono cessati dall’incarico il 28 giugno scorso e il Consiglio superiore della magistratura ha concluso il suo mandato il 31 luglio: entrambi gli organi saranno inoltre chiamati ad affrontare nei prossimi mesi importanti scadenze. D’altra parte si è ormai giunti rispettivamente al sesto scrutinio per l’elezione dei giudici della Corte e al terzo per l’elezione dei componenti del Csm. Confido pertanto che entrambi vi adopererete presso i gruppi parlamentari di ciascuna Camera per conseguire le convergenze tra maggioranza e opposizioni necessarie per il raggiungimento delle maggioranze richieste dalla Costituzione. E’ indispensabile che le forze politiche rappresentate in Parlamento, benché pressate da numerosi impegni, dedichino nel corso di questa settimana l’attenzione necessaria per compiere le loro scelte e garantire l’esito positivo delle prossime votazioni”, scrive Napolitano nel messaggio.