Reggio Calabria. Rilevati importanti infiltrazioni della ‘Ndrangheta nell’economia legale di Reggio Calabria.
Martedì mattina, infatti, sono stati arrestati alcuni esponenti di due delle ‘ndrine calabresi più pericolose,’Commisso’ di Siderno e ‘Aquino’ di Marina di Gioiosa Ionica per associazione mafiosa transnazionale.
Dalle indagini è emerso che le ditte che siaggiudicavano appalti nella fascia ionica reggina tra Siderno eMarina di Gioiosa Ionica erano costrette a pagare una tangentedel 3% sul valore dei lavori alla ‘ndrangheta.
L’inchiesta coordinata dalla Dda di Reggio Calabria econdotta dallo Sco di Roma e dalla squadra mobile regginaha portato all’arresto di 29 tra presunti boss e gregari dellecosche.
L’operazione ha colpito anche alcune cosche minori collegatealle due principali e operanti ad Antonimina e Natile di Careri.La tangente calava un po’ di valore se le imprese che siaggiudicavano i lavori erano considerate “amiche” dagli uominidella ‘ndrangheta.
L’inchiesta è il proseguimento di un’altra operazione controla ‘Ndrangheta che nel 2010 portò in carcere 300 persone traCalabria e Lombardia. Tra gli arrestati anche un politico, si tratta dell’ex presidente del Consiglio comunale di Siderno AntonioMacrì, del Pdl.
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