Pinotti, armi ai curdi entro il 10 settembre

di Mena Grimaldi

 Roma. Dettagli sulla consegna delle armi dall’Italia in Iraq al Governo regionale del Kurdistan e la situazione dei due marò in India.

Sono gli argomenti trattati mercoledì nell’audizione alle commissioni Esteri e Difesa riunite di Camera e Senato dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti.

“Insostenibile”, così definisce il ministro la detenzione in India dei due marò spiegando che il malore di Massimiliano Latorre “ha reso la vicenda insopportabile. C’è stata una ripresa positiva di Latorre, ma non c’è alcun dubbio che il suo malore l’episodio dimostra che la situazione è insostenibile”.

“Nell’ambito di quella visita ho trattato a 360 gradi il tema, e non solo del problema di salute. Noi dobbiamo risolvere complessivamente la vicenda. Non c’è dubbio che, anche prima che ci fosse stato il malore, si stava facendo un’azione a 360 gradi”, ha detto.

Sulla consegna delle armi, invece, ha annunciato che potrebbe avvenire al termine della prima decade di settembre.

La Pinotti ha spiegato che è prevista una copertura finanziaria di circa 1,9 milioni di euro per l’invio delle armi in Iraq. “Acquisito il consenso delle autorità di Bagdad – ha spiegato Pinotti – sono in corso di finale perfezionamento le attività diplomatiche, organizzative e logistiche finalizzate al trasporto e alla consegna dei materiali richiesti”.

“Una parte delle armi da inviare – ha proseguito il ministro – deriva da eccedenze del materiale nazionale, il resto è quello confiscato sulla motonave Jadran Express. Si tratta di 500 mitragliatrici MG 42/59, 100 mitragliatrici 12.7, 250mila munizioni per ciascuna delle due tipologie di armi (materiale nazionale), 1.000 razzi rpg 7, 1.000 razzi rpg 9 e 400mila munizioni per mitragliatrici di fabbricazione sovietica (materiale confiscato).

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