Roma. Il Pd si spacca. I sindacati non escludono lo sciopero. Le opposizioni (Sel e M5s) insorgono. Lariforma del mercato del lavoro su cui il governo guidato dal premierMatteo Renzista accelerando è un terreno di scontro che in casa dem scatena divisioni profonde e di ‘principio’.
Oggi intanto il provvedimento ha avutoil primo via libera da parte della Commissione Lavoro del Senato. L’approdo in Aula è previsto per la settimana prossima.
Ma sul testo pesano i giudizi critici della sinistra Pd, contraria alla modifica dello Statuto dei Lavoratori e pronta a dare battaglia. Il presidente della Commissione Lavoro del Senato e relatore della delega sul lavoro,Maurizio Sacconi, si è detto “soddisfatto” per l’approvazione del provvedimento in Commissione e afferma che le norme appena varate rappresentano “l’incontro tra due riformismi”.
In Commissione il Pd ha votato compatto (8 su 8) a favore del provvedimento e si è registrata la significativa astensione di Forza Italia.Sul provvedimento danno battaglia Sel e M5s, contrari al provvedimento: al momento del voto le delegazioni di Cinque Stelle e Sel hanno abbandonato la Commissione Lavoro del Senato.
“Si discute di una delega in bianco, di fatto si modifica lo Statuto del lavoratori – afferma Sara Paglini del M5s – non è accettabile”.
Ma è nel Pd che si registra lo scontro più duro. A intervenire, all’indomani di una giornata convulsa che sulla questione ha registrato polemiche e prese di posizione, è l’ex segretario del Pd,Pier Luigi Bersani: “E’ assolutamente indispensabile – ha detto in Transatlantico, mentrele Camere sono riunite in seduta comune per votare Consulta e Csm- che il governo dica al Parlamento cosa intende fare nel decreto delegato sul lavoro, perché si parla di cose serie”.
“Leggo oggi sui giornali – aggiunge l’ex segretario – come attribuite al governo, delle intenzioni ai miei occhi surreali. In alcuni casi si descrive un’Italia come vista da Marte”. Secondo Bersani “il governo deve chiarire quali sono i contenuti precisi, perché l’emendamento che è stato presentato, sulla carta, lascia aperta qualsiasi interpretazione”.