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Mondragone. Allordine del giorno del Consiglio Comunale di lunedì 8 settembre vi era un unico argomento, Pescopagano di Mondragone.
Ovviamente, rispetto ad una tematica tanto delicata, dal punto di vista politico-sociale, il sottoscritto, unitamente agli altri sette consiglieri di opposizione, riteneva necessario un serio approfondimento ed alluopo avevamo elaborato una proposta presentata al Consiglio stesso, che aggiungendosi allazione del Ministero dellInterno e delle Forze dellOrdine, prevedeva una serie di cose da fare nellimmediato per cercare di stimolare il recupero di quella porzione del nostro territorio comunale sempre più abbandonato a se stesso. Pensavamo di impegnare il Sindaco e la Giunta al fine di : a) Istituire un tavolo di concertazione permanente tra Comune, Regione, Provincia ed amministratore Giudiziario del Condominio di Pescopagano che verificasse la possibilità di acquisizione di quel territorio al Patrimonio comunale b) Predisporre un assessore ad Hoc ed una apposita commissione consiliare che fungessero da coordinatori con il Tavolo di concertazione permanente di cui al punto precedente c) potenziare ed incrementare la presenza della Polizia Municipale con limpiego della Stazione mobile d) istituire uno sportello comunale che due volte a settimana garantisse il servizio relativamente al settore Civile ed Anagrafico e) istituire un dispensario farmaceutico mediante la Farcom Farmacia Comunale (come già avviene per località Le Vagnole) f) effettuare un serio censimento degli immobili utilizzando i tecnici del comune di concerto con le forze dellordine incrociando i dati catastali – le utenze elettriche i rilievi satellitari le domande di condono. Idee che forse, da sole, non risolverebbero le tante problematiche di quella zona ma considerato che molte di esse sarebbero a costo zero o quasi per lEnte si poteva almeno provare. Purtroppo, dopo oltre quattro ore di sterili proclami e chiacchiere inutili il Presidente del Consiglio non ha consentito che si discutesse su tali proposte impedendo persino che si votasse. Quello che scoraggia più di tutto è il fatto che nessun consigliere di maggioranza ha sentito il dovere di intervenire in merito, come sempre in consiglio si respirava un atmosfera di inutile farsa, come se qualunque discussione fosse inutile, anzi superflua visto che le decisioni vengono prese altrove. Pure tanti dei consiglieri di maggioranza, cui mi sento legato da stima e rispetto umano, fuori dal Consiglio Comunale, appaiono attivi e meritevoli di considerazione. Possibile che nelle riunioni della Pubblica assise, essi, diventino assolutamente apatici come se ci fosse un copione politico già scritto per loro che li obbliga a non esprimere le loro idee dovendo soggiacere agli ordini di scuderia politica?! Intanto, anche in questa occasione, come ormai capita sempre, nulla ha deciso il Consiglio comunale per il quartiere di Pescopagano, le cui problematiche sono quindi affidate alle decisioni del ministero dellInterno (quindi Prefetto e Forze dellOrdine) ed alla Provvidenza divina!
Il capogruppo consiliare Luigi Mascolo