Ecotransider, Improta: “Anche gli stolti hanno un naso”

di Redazione

 Teverola. L’avvocato Bini, legale di Eco Transider, è certamente un saggio. Infatti, memore del passo biblico nel quale s’insegna che “le labbra dei saggi diffondono scienza, ma non così il cuore degli stolti” (Proverbi15:7) …

…ha apostrofato i “protestatari” contro i nauseabondi e insalubri fenomeni “odorigeni” che si diffondono nei quartieri delle nostre cittadine, definendo la loro iniziativa a rivolta degli stolti>>. Non pago, ha ammonito l’Autorità Ecclesiastica>> di rispettare il dovere, l’obbligo morale, civile e religioso>> di fare ciò che l’avvocato dice che debba essere fatto.

Non ha neppure mancato di lodare la condotta paternamente benevola di Eco Transider la cui disponibilità è sempre stata manifestata al popolo>>. Fatta la rassegna delle manchevolezze ed omissioni del Comune di Gricignano, ha sentenziato, rispetto all’oggetto delle proteste, che quei cattivi odori sono il frutto di tutte le altre industrie insistenti sul territorio industriale>>.

Per l’avvocato, è chiaro, Eco Transider con la puzza non c’entra, anzi la sua attività non solo è “autorizzata” ma sarebbe anche rispettosa di norma e precetti e il servizio reso ai tre comuni puntuale e preciso>>. Insomma, rivendica la corretta gestione del ciclo dei rifiuti>>, da parte della società.

Per il resto, il suo lungo intervento è una requisitoria contro il sindaco di Gricignano, le istituzioni, le autorità religiose, in politici in genere, assenti o inerti verso azioni e situazioni che compromettono l’integrità e la salubrità dell’ambiente. Sembra di dover concludere che sul terreno, ignari e sconfitti, rimangano gli “stolti”. Ossia, i cittadini di Teverola, Gricignano di Aversa e Carinaro che non avrebbero capito, sarebbero ignari>>, > oggetti di speculazioni elettoralistiche, turbati nella quiete>>, si sentirebbero > e sarebbero anche >.

Forse, è tutto vero e preciso>> ciò che dice l’avvocato. Anzi, a rigore dovrebbe consegnare quella lettera ai Carabinieri o in un commissariato di Polizia perché sono diverse le situazioni in apparente contrasto con le leggi che vi si descrivono. Forse, quello che dice è vero perché, a ben riflettere, in tre pagine di sermone a tutto campo, non ha mai considerato che il cittadino non distingue tra le …puzze. Ossia, per la gente, non c’è una puzza di destra e una di sinistra, così come non c’è una puzza di Eco Transider e un “profumo” stomachevole dell’azienda Pinco Pallo. L’avvocato contesta e critica ciò che dice o fa un sindaco, un comune, l’autorità ecclesiastica, l’europarlamentare, il politico di turno, l’istituzione coinvolta.

Ma, per esempio, io, cittadino di Teverola, non ho manifestato in rappresentanza di nessuno di questi soggetti. Ho manifestato per protestare contro una condizione costrittiva nella quale mi trovo insieme alla mia famiglia e a migliaia di persone, tra cui anziani e bambini, a causa dell’immissione nell’aria di odori insopportabili. Non so se sono “stolto” o “povero”. Certo, rispetto alla sapienza dell’avvocato certamente potrei apparire “stolto”, ed è indiscusso che le sue parcelle siano ben più pesanti della mia busta paga e che quindi, al confronto sono un “povero” ma posso assicurare l’avvocato che anche gli “stolti” hanno un naso.

E questo è il punto da considerare. La puzza infatti non solo non si lascia snobbare da nessuno perché ti “ammorba”, ma ha anche una sua dignità legale. Infatti, l’art. 674 del codice penale sanziona l’emissione di gas, vapori o fumi atti a offendere o molestare le persone e la Corte di Cassazione, con sentenza 4 maggio 2012, n. 16670, a proposito di emissioni moleste ha stabilito che è “configurabile il reato di cui all’art. 674 c. p. (emissione di gas, vapori o fumi atti a offendere o molestare le persone) in presenza di molestie olfattive promananti da impianto produttivo in quanto non esiste una normativa statale che prevede disposizioni specifiche e valori limite in materia di odori, con conseguente individuazione del criterio della stretta tollerabilità quale parametro di legalità dell’emissione”. Dunque, è vero che le famiglie sono bisogna vedere oltre ciò che si vede>> è ancora più vero che bisogna, però, “sentire quello che tutti … sentono” ciò una puzza insostenibile!

Di ciò si lamentano i cittadini che, semplicemente, vorrebbero veder il loro diritto a respirare aria salubre e inodore; vorrebbero insomma godere di un’accettabile qualità di vita rispetto all’ambiente. L’origine delle immissioni puteolenti non è Eco Transider? Non è solo Eco Transider? Questo non è compito dei cittadini stabilirlo, ci sono le autorità preposte a verifiche, controlli, decisioni.

La gente, dal canto suo, si preoccupa della propria salute e della qualità della propria vita. Gli “stolti” si sono fatti sentire perché sia verificato il rispetto di tutte le norme e di tutte le regole in materia ambientale, e non solo. Non mi pare che ci sia nulla di strano o di singolare in questa “pretesa”. Piuttosto, è la reazione, per conto della società cliente, dell’avvocato ad apparire alquanto agitata.

Infatti, se Eco Transider ha rispettato e rispetta scrupolosamente norme, regole e procedure nell’esercizio della propria attività, nulla ha da temere dalla gente o dai comitati di difesa degli ambienti cittadini, né tantomeno dall’Autorità Ecclesiastica, che quello che deve fare lo ha imparato grazie ad un’esperienza lunga un paio di migliaia di anni perché se lo debba sentir insegnare da un avvocato, seppure sapiente.

E’ chiaro, poi, che norme e procedure non hanno potuto generare disposizioni il cui risultato sia una puzza immane, manco fossero delle “chiaviche” di regole. E’ logico supporre, dunque, che da qualche parte si consumino attività illegittime e/o illegali causando l’insopportabile fetore che provoca l’insofferenza della gente. E qui siamo d’accordo con l’avvocato: bisogna avere coraggio e responsabilità di individuare le vere cause…>>, ossia chi viola le leggi, perché queste violazioni indispongono non poco gli “stolti”! Questo è ciò che, in corteo, i cittadini hanno chiesto, non perché caldeggiati nel loro malcontento da qualcuno, come io non mi sono affatto sentito, ma perché esasperati da quella puzza che l’avvocato, evidentemente, non ha la ventura di dover sopportare.

E che ci sia la Chiesa a fianco dei cittadini che chiedono di accertare, rigorosamente e puntigliosamente, autorizzazioni e rispetto delle norme è un motivo di grande conforto e di sollievo morale perché la solitudine del cittadino è la tomba della legalità.

La circostanza che i sindaci interessati abbiano fatto fronte comune sulla questione è anch’essa segno di speranza che gli impone, ora, di essere essi stessi coerenti, rispettando le leggi. L’essersi esposti agevola il compito dei cittadini di controllare il lo ro operato.

Se è da respingere l’accostamento del nostro territorio all’immagine della Terra dei Fuochi neppure è da sostenere quella della Terra dei Maleodori. Per questo, noi “stolti” aspettiamo con ansia ma anche con fiducia che le Autorità diradino le nebbie che avvolgono di mistero le centrali del maleodore e ci riconcili con la vocazione di “terra felix” tradizionalmente propria dei nostri territori della quale un tempo andavano fieri.

Raffaele Improta
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