Bagarre in Consiglio, Della Valle: “Capasso poteva restare zitto”

di Redazione

 Aversa. “Il consigliere Rosario Capasso ha perso un’altra occasione per stare zitto”. Duro il giudizio di Gino Della Valle, consigliere di opposizione, che interviene dopo le dichiarazioni rilasciate dal capogruppo di “Noi Aversani” all’indomani della bagarre in Consiglio comunale.

“Il capogruppo del partito unico – commenta Della Valle – sa benissimo che l’istituto del numero legale è una garanzia di democrazia per chi governa e per chi controlla. Non si può sostenere che quando la maggioranza non vuole discutere un argomento all’ordine del giorno è lecito uscire dall’aula per far saltare il Consiglio Comunale mentre al contrario la minoranza dovrebbe soccorrerla ogni volta che c’è un mal di pancia o qualche assenza ingiustificata. Ricordo all’amico Capasso che la maggioranza, da lui abilmente diretta in Consiglio Comunale, è uscita dall’aula 3 volte almeno negli ultimi dieci mesi. Precisamente il 23 gennaio (questione Ctp) il 22 giugno (interrogazioni e mozioni) e il 30 luglio (regolamento Iuc). Se Capasso vuol essere coerente non faccia saltare più la commissione trasparenza dove sono all’ordine del giorno argomenti di una certa gravità. Buttare la palla in alto non serve perché prima o poi per una legge fisica immutabile questa ricasca sempre”.

“Faccio presente al consigliere Capasso, autore nella scorsa consiliatura di qualche cambio di schieramento – incalza Della Valle – che il rispetto dell’istituzione Consiglio comunale non viene minata da qualche rinvio ma dai molti espropri che sono stati fatti in questi ultimi 30 mesi. Solo ultimo in ordine di tempo è stato l’approvazione in Giunta del Piano di protezione Civile che è certamente nella sfera di competenza del Civico consesso”.

“Ma non voglio cadere nella provocazione – conclude il consigliere – che è fatta solo per nascondere i problemi interni di una maggioranza che avrà il fiato sospeso fino alle regionali e che si trova imprigionata dai propri gravi errori. Visto che Capasso ha la desiderio di dibattere perché non fa sapere alla città quello che è successo nei 10 giorni prima della convocazione del Consiglio?”.

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